La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Una sfida a stelle e strisce. Da una parte Dan Friedkin, dall’altra Vatche Manoukian, un imprenditore Americano che ieri si è fatto avanti per acquistare l’Everton. Un concorrente in più.
Insomma, ci sarà da sudare probabilmente un po’ di più per portare a casa l’Everton. Che ai Friedkin fa ovviamente gola perché di mezzo c’è anche il nuovo stadio, un gioiello da 52mila posti che è talmente bello dà essere già stato selezionato per l’Europeo del 2028, quello che si giocherà In Inghilterra.
Del resto, la famiglia proprietaria della Roma indirizza i suoi investimenti proprio così, in questo modo: club da rilanciare verso l’alto, con stadi da costruire. È successo con la Roma, dove si stanno svolgendo oggi i carotaggi e il Comune è in attesa del progetto definitivo per dare l’ultimo okay. Si è ripetuto poi con il Cannes e ora si può replicare – in caso – anche con l’Everton, che inaugurerà il nuovo stadio nel 2025/26.
Perché poi l’idea del presidente della Roma è quella di tenere il club giallorosso come il gioiello dell’alleanza, l’anchor club intorno a cui far gravitare le altre squadre di sua proprietà. Solo che poi Roma ed Everton quasi coincidono a livello di storia, di percezione, di brand. L’esposizione del marchio è simile ed allora sarà interessante vedere come se la giocheranno i Fredkin, in caso di successo e quindi di acquisto del club inglese.