Corriere della Sera (G.Piacentini) – Dai 68 minuti giocati il 31 maggio a Budapest, nella finale di Europa League persa ai calci di rigore contro il Siviglia, ai 68 del 26 agosto, a Verona contro l’Hellas, finora gli unici in questa seconda stagione in giallorosso per Paulo Dybala.

In mezzo c’è stata un’estate di paura, quella dei tifosi della Roma (e di Mourinho) di perderlo davanti all’offerta di una big pronta a pagare la clausola rescissoria presente sul suo contratto, ma anche di speranza che la sua condizione fisica fosse migliore rispetto al passato. Invece il campionato della Joya è iniziato con un nuovo problema muscolare, che gli ha fatto saltare la gara contro il Milan e la convocazione con la nazionale argentina. La buona notizia è che Paulo ieri è tornato a lavorare in gruppo, in vista della ripresa il 17 all’Olimpico contro l’Empoli, in cui dovrebbe esordire la coppia dei sogni romanisti, quella composta dall’argentino e da Lukaku.

Lo staff medico lo ha rimesso a disposizione di Mou, ora l’obiettivo è migliorare la sua condizione fisica non solo per la gara con l’Empoli, ma per il tour de force che aspetta i giallorossi: nei 22 giorni che ci sono dalla partita con l’Empoli a quella contro il Cagliari, ultima prima della prossima sosta, la Roma giocherà 7 partite, tutte importanti. In campionato bisogna recuperare il terreno perduto per non vedere già compromessa la corsa Champions; in Europa League indirizzare il girone per non correre il rischio di mancare il primo posto, che significa qualificazione diretta agli ottavi di finale.

Per farlo c’è bisogno delle giocate e dei gol di Paulo, che lo scorso anno nonostante gli infortuni è stato (quasi) sempre decisivo nei momenti cruciali della stagione: è stato suo il gol allo Spezia all’ultima di campionato, che ha dato alla Roma la certezza di partecipare all’Europa League; suo anche quello allo scadere contro il Feyenoord che ha portato la squadra ai supplementari e spianato la strada verso le semifinali in Europa; suo il gol che a Budapest stava regalando la coppa alla Roma. L’obiettivo, salute permettendo, è ripetere i 18 gol dello scorso anno e magari fare meglio con l’aiuto di Lukaku. È quello che sognano Mou e i tifosi romanisti.