Corriere della Sera (G. Piacentini) – Sulla scelta dell’allenatore della Roma del prossimo anno si gioca molto della credibilità della proprietà americana. Finora, infatti, Dan e Ryan Friedkin hanno lavorato in silenzio e a testa bassa, hanno studiato la società e hanno cambiato tutto, compresa la direzione sportiva, affidata al g.m. Tiago Pinto.
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Ora però, dopo una stagione di assestamento è arrivato il momento di prendere la prima vera decisione con ripercussioni dirette sulla squadra, e cioè la scelta dell’allenatore. Fonseca ha dalla sua parte proprio il connazionale Pinto, ma la sua posizione è al vaglio ormai da un po’ di tempo.
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Come è già successo in passato, all’interno della Roma ci sono varie fazione. Da una parte c’è la corrente “italiana” che spinge per un tecnico navigato, con esperienza nel campionato italiano ma anche internazionale: Allegri e Sarri sono i nomi in pole. Dall’altra parte, Pinto valuta profili più giovani e internazionali, come Nagelsmann, Amorim o Sergio Conceicao.