Roma, una difesa di ferro. La garanzia è Szczesny

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La Gazzetta Dello Sport (C.Zucchelli) – Ieri, parlando a «Roma Radio», Luciano Spalletti ha detto che raramente gli era capitato di vedere un gol nato da 26 passaggi consecutivi. C’è però un altro dato che al tecnico, da sempre attento all’equilibrio tra le due fasi, farà sicuramente piacere: la Roma infatti, oltre a non aver subìto gol dal Napoli tra andata e ritorno, nel primo tempo ha concesso alla squadra di Sarri appena tre tiri e soltanto contro Juve e Fiorentina Higuain e compagni ne avevano fatti di meno. Segno che, con Manolas e Florenzi prima e Zukanovic e Maicon poi (insieme a Rüdiger e Digne), la Roma ha retto bene, fermando sia il capocannoniere del campionato, sia chi gli fornisce continuamente rifornimenti.

PARATE E POLEMICHE – I giocatori di movimento sono stati – quasi – impeccabili, chi lo è stato del tutto è Wojciech Szczesny, che con le sue parate contro il Bate Borisov ha regalato alla Roma gli ottavi di Champions e con i suoi interventi contro il Napoli sta contribuendo alla Champions del prossimo anno. Singolare, quantomeno, visto che tra qualche mese potrebbe essere lontano da Trigoria e da tutto ciò che la circonda. Fosse per lui resterebbe, come ha detto domenica dopo la partita e come ha ribadito anche ieri su Facebook, attraverso un post in cui non le ha certo mandate a dire alla stampa inglese: «Mi è stato chiesto: “Prolungheresti la tua permanenza in prestito per un anno?” E io ho risposto: “È possibile”. I media inglesi scrivono invece che voglio un trasferimento definitivo. Ragazzi, siete delle vere m…», con tanto di faccina apposita, nel caso qualcuno non avesse capito.

TRA CECH E ALISSONSzczesny, quindi, vorrebbe restare ancora a Trigoria altri 12 mesi, avendo capito che all’Arsenal ancora per un’altra stagione il titolare sarà Cech, e di questo sta discutendo Sabatini con Wenger. La trattativa non è semplice (gli inglesi hanno contribuito al pagamento dell’ingaggio del portiere da oltre 3 milioni l’anno), ma non è neanche impossibile. Soprattutto perché Alisson arriverà ad estate inoltrata, De Sanctis deve ancora rinnovare (resterà come terzo o secondo?) e Spalletti ha un debole, neanche troppo nascosto, per il polacco, tanto che anche ieri ha ribadito: «Contro il Napoli ha fatto due grandi interventi». Chissà se basteranno alla Roma per il secondo posto e a lui per restare in Italia, paese che adora, ma alla fine la pasta, il sole e gli amici che si è fatto qui non saranno determinanti nella sua decisione.

RÜDIGER SÌ, DIGNE FORSE – Anche perché dovranno essere le società a trovare un accordo, così come dovranno essere Roma e Psg a trovare un accordo per Digne. Sabatini vorrebbe prenderlo a titolo definitivo, ma non intende spendere di più 10 milioni, e ora è l’agente del francese (nei giorni scorsi a Trigoria) a cercare la mediazione. Meno problemi, invece, sui 9 milioni da versare allo Stoccarda per Rüdiger, i due club devono stabilire solo le modalità di pagamento, possibile una soluzione dilazionata.

 

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