Il Corriere della Sera (G.Piacentini) – È stata una Roma diversa, quella che ieri sera ha vinto per 2-0 contro il Sassuolo a Reggio Emilia e ha rilanciato le sue ambizioni per quanto riguarda il posto in zona Champions. Magari non ancora guarita del tutto, ma che ha saputo soffrire (tanto) nel secondo tempo e che ha creato più di quanto non abbia fatto negli ultimi mesi. Una squadra che ha ottenuto la seconda vittoria di seguito, dopo quella contro il Frosinone – l’ultima serie vincente si è interrotta in campionato lo scorso 28 ottobre dopo il successo contro l’Udinese, il quinto consecutivo – ha trovato un calciatore importante come Diego Perotti e ha beneficiato del secondo gol consecutivo di Stephan El Shaarawy, proprio su assist dell’ex genoano. «Ho avuto subito la fiducia – le parole del Faraone – da parte del mister e per questo lo ringrazio molto: io sono venuto alla Roma per dare il mio contribuito. Col Sassuolo abbiamo disputato una grande partita, anche se sofferta: siamo contenti dei tre punti e dobbiamo continuare così. Abbiamo cercato di mantenere il risultato, per fortuna hanno sbagliato il calcio di rigore. Nell’ultima azione, poi, è stato bravo Perotti a passarmi la palla- È stata una vittoria di cuore e siamo contenti di questo. Sapevamo che sarebbe stata una gara difficile contro il Sassuolo, loro hanno grandi giocatori, bravi nell’uno contro uno. Loro non hanno mai mollato ma noi l’avevamo preparata bene. Dobbiamo continuare su questa strada senza esaltarci troppo».
È una vittoria che rilancia la Roma. «Terzo posto? Dobbiamo pensare di partita in partita perché nel calcio le cose possono cambiare da una giornata all’altra, dobbiamo rimanere concentrati e lavorare duro durante la settimana. La Nazionale? Quello è un mio obiettivo, ora sono contento di essere partito così forte e devo andare avanti». Respira un’aria nuova anche il d.g. romanista Mauro Baldissoni, che sente odore di svolta. «Un cambio di allenatore era necessario – le sue parole – perché doveva cambiare il linguaggio per riaccendere l’attenzione e la motivazione di tutto il gruppo che gira intorno alla squadra». «È giusto – continua il dirigente giallorosso – che i giocatori siano maggiormente responsabilizzati: eravamo un po’ depressi ma la Roma ha la possibilità di vincere ogni partita ed è arrivato il momento che i calciatori riacquistino la fiducia per poterlo fare. La corsa scudetto? Il nostro auspicio è quello di poter rientrare, ma prima dobbiamo ritrovare noi stessi».