Corriere della Sera (L. Valdiserri) – Adesso o mai più. In quattro giorni la Roma si gioca il futuro in Europa (League) contro la Real Sociedad e in campionato contro la Lazio. Nel primo caso i giallorossi partono da +2, cioè i gol segnati all’andata da El Shaarawy e da Kumbulla. Nel secondo caso partono da -2 punti in classifica e dalla stracittadina persa 0-1 all’andata. In tutti e due i casi, Mourinho ha bisogno di ritrovare il vero Tammy Abraham, quello che nella prima stagione italiana aveva incantato e non quello che sta molto stentando in questa.
Un anno fa, al 15 marzo 2022, Abraham aveva segnato 20 gol, così distribuiti: 13 in campionato, 6 in Conference League (poi vinta a Tirana, nella finale contro il Feyenoord, con gol di Zaniolo), uno in Coppa Italia. In questa stagione Tammy è fermo a 7 centri: 6 in campionato e uno in Europa League. Ha parzialmente compensato con gli assist: 3 in Serie A e uno in Europa League, proprio nella partita di andata contro la Real Sociedad, fornendo il pallone per l’1-0 segnato da El Shaarawy.
La presenza di Abraham domani sera è data per (quasi) sicura. Belotti è stato operato alla mano destra, in seguito alla frattura del terzo e quarto metacarpo. La decisione finale sarà presa solo oggi, ma anche in caso di partenza per la Spagna la destinazione più probabile per il Gallo resta la panchina. Sarà invece sicuramente disponibile per il derby.
La sorpresa, semmai, potrebbe arrivare proprio contro la Lazio. Non è escluso che Mourinho riprovi con il “falso nueve”, come nelle vittorie in campionato contro Inter e Juventus. Il trio potrebbe essere composto da Pellegrini, Dybala e uno tra Wijnaldum e El Shaarawy.