Corriere Della Sera (G.Piacentini) – La (magra) consolazione nella terza sconfitta consecutiva della Roma, la quarta nelle ultime cinque partite, è che almeno la formazione giallorossa è riuscita a segnare due reti che consentono di mantenere aperto il discorso qualificazione. Nella gara di ritorno di giovedì prossimo all’Olimpico servirà segnare almeno due gol, senza subirne. Una piccola impresa in un periodo in cui la difesa romanista non sembra più offrire le garanzie che dava fino a qualche settimana fa. Quattro gol in questa stagione la Roma non li aveva mai subiti: col Porto, col Torino e con la Sampdoria si era fermata a tre. «Dobbiamo pensare alla prossima partita – le parole a fine match di Juan Jesus -, dobbiamo fare meglio e vincere nel ritorno anche più di 2-0 perché è una gara troppo importante per tutta la nostra stagione». L’analisi del difensore brasiliano è, per certi versi, inquietante perché punta il dito sull’aspetto della tenuta psicologica della squadra.
«C’è stato un calo mentale, è mancata l’attenzione, in gare come queste bisogna essere concentrati al cento per cento per tutta la partita e non ci siamo riusciti. Loro sono stati più forti nella ripresa, ma la qualificazione è aperta, aspettiamo il ritorno a Roma». Piccolissimi segnali di ripresa li ha dati Federico Fazio. “Abbiamo fatto un gran primo tempo, peccato per il secondo: pensiamo al ritorno”, le sue parole. Il centrale argentino, che ha terminato la gara con la fascia di capitano al braccio dopo l’uscita dal campo di De Rossi e Nainggolan, ha realizzato il gol del momentaneo 1-2, il suo terzo stagionale dopo quelli realizzati all’Astra Giurgiu (29 settembre) e alla Fiorentina (7 febbraio). A segno anche Mohamed Salah, al suo undicesimo centro stagionale, il secondo in Europa League. Non pervenuto Edin Dzeko, che avrebbe bisogno di un po’ di riposo: per sperare nella qualificazione, giovedì prossimo ci sarà bisogno dei suoi gol.