Pagine Romaniste (R. Gentili) – Come Salerno, in campo e nel risultato. Mourinho sceglie gli stessi uomini dell’Arechi, che ottengono nuovamente la vittoria con un corto muso, tanto per scaldare l’attesa della sfida di sabato (18:30) contro la Juventus, tra poco in casa della Juventus.
Contro la Salernitana è ancora un giocatore dai connotati difensivi a spingersi in avanti e marcare con timbro indelebile la vittoria. Smalling al 65’ mette alle spalle di Radu, fattosi trovare sempre pronto, il perfetto cross su angolo di Pellegrini.
Razionata la spinta di Karsdorp e Spinazzola, costante la copertura di Cristante aiutato dalla classe a non finire di Pellegrini. Eleganza che alberga anche in Zaniolo e Dybala. In Nicolò c’è anche la sfortuna. Uscito sul finire di primo tempo, ha rimediato la lussazione della spalla sinistra. Si prevede un mese di stop.
Paulo, invece, ha peccato ancora in lucidità, soprattutto nell’azione della traversa di El Shaarawy dove a pochi passi ha messo a lato. Continua a non brillare in termini di finalizzazione anche Abraham, forse troppo dedito al lavoro di boa quasi da dimenticare la natura del centravanti.
LE PAGELLE
Rui Patricio 6,5 – Le conclusioni che giungono allo sportello della porta, sono prima lavorate dai compagni, Ibanez soprattutto. Con le punta delle dita manda in archivio il tiro dalla distanza di Lochoshvili.
Mancini 5,5 – Il primo movimento è in area grigiorosso: stacca di testa nell’arrembaggio degli angoli, ma non trova la porta. Dessers si fa diverse a scappare, non riesce a controllarlo portando al rischio la squadra, annullato dalla traversa. Porta però soprattutto il blocco a due avversari, così da far colpire a Smalling in tranquillità il gol vittoria.
Smalling 7,5 – Tre mandate al portone giallorosso per blindare un altro clean sheet. Alla mezz’ora un intervento in volo d’angelo manda Zaniolo in porta. Che poi trova lui con il colpo di testa su angolo e protegge subito dopo.
Ibanez 6,5 – Subito sull’attenti già ai primi solleciti, copre lo specchio della porta con scivolamenti precisi, facendo ad arrivare a Rui situazioni comode. Quelle scomode prova anche a crearle con un paio di uscite palla al piede, che portano la linea del gioco davanti a Radu ma non oltre.
Karsdorp 6,5 – Sentendo l’odore del connazionale Dessers, mostra grande attenzione difensiva. Anche quando viene imbucato perché troppo avanzato, è successo un paio di volte, è rapido a rimediare e chiudere. Un plauso per aver capito lo schema su punizione. Mette un solo cross preciso, mandato alto dal compagno di discese, Spinazzola. (Dal 87’ Celik sv).
Cristante 6,5 – Non abbandona la zolla di centro-destra del centrocampo. La presiede controllando che nessuno vi entri. Una volta fatto, si sposta spesso in avanti per far avanzare la manovra. Non dimentica di guardarsi le spalle e al 34’ allontana un pallone
Pellegrini 7 – Consacrato a mediano ieri da Mourinho, ascolta la parola del tecnico e rimane ben piantato a centrocampo. In avanti, però, si fa vedere. La prima volta subito all’inizio: innescato da una deliziosa palla tagliente dello scalognato Zaniolo, trova Radu. Alla mezz’ora ricambia l’assist. La partita lo chiama in causa nella ripresa, risponde presente e consegna alla testa di Smalling il gol vittoria. La qualità che dispensa serve per tenere le mani salde sulla vittoria.
Spinazzola 6 – Prende un paio di forbici con cui si ritaglia prima la conferma, poi la usa per un intercetto sull’altro versante e per andare sul secondo palo dove arriva il cross di Karsdorp, mandato fuori. Più protagonista nel secondo tempo, ma resta marginale. (Dal 72’ Zalewski 6 – Torna facendo il suo. Due situazioni interessanti, pedina che serve per mantenere il risultato. Bentornato).
Dybala 6 – L’atmosfera dell’Olimpico vissuta da protagonista ha imparato a conoscerla due settimane fa. Eppure è ancora bloccato, come uno scolaretto davanti ad un importante esame. La materia calcistica la conosce, ne è maestro, ma fatica a spiegarla e ad illustrarla ai professori. Si blocca al momento dell’esercizio finale, scarabocchiando confusamente il foglio: non da lui l’errore sulla ribattuta dopo la traversa di El Shaarawy. (Dal 72’ Matic 6,5 – Sguardo fisso in avanti per non far correre pericoli, rischia però toccando indietro su un contropiede).
Zaniolo 6,5 – La sfortuna non ha smesso di colpire la Roma. Ieri l’infortunio di Wijnaldum, oggi quello di Nicolò. Al termine di un primo tempo vissuto tra rimpianti, esce per un dolore alla spalla sinistra. Lanciato in porta, la scivolata di Lochoshvilli lo fa atterrare di peso sulla spalla sinistra e lo costringe ad uscire. Prima, è stato vivace ma mai acuto. Due occasioni – alla mezz’ora – perse nel tentativo di estrarre il coniglio dal cilindro. Ha un mezzo voto in più per la malasorte che lo ha eletto di nuovo. (Dal 44’ El Shaarawy 6,5 – A Salerno entra entrato con il fuoco dentro, oggi fa lo stesso. Il primo pallone che tocca lo trasforma in un tiro, centrale, ma che comunque lascia intendere una certa determinazione. Che si spegne dopo la traversa colpita. Inestimabile il valore dell’apertura all’indietro nei minuti finali).
Abraham 5,5 – Gioca in profondità, ma in retromarcia. Manda in porta i compagni, non la trova. Arriva male sulle occasioni che capitano, Valeri lo anticipa a due passi dalla porta. Di spirito, ma c’è bisogno di concretezza.
Mourinho 6,5 – Conferma la formazione che ha preso i tre punti a Salerno. Con lo stesso risultato: 1-0, quindi tre punti. Troppa fatica però per essere un match casalingo contro una neopromossa.