(Repubblica.it – M.Pinci – M.Monti) – Contro la Samp, contro l’ansia dell’Olimpico e senza mezzo centrocampo. Il pareggio di Firenze non ha restituito alla Roma quella vittoria che manca dall’8 febbraio; se non altro, però, le ha ridato un minimo di convinzione nel tentare di ritrovare un’impronta di gioco ben caratterizzata. L’1-1 contro i viola è costato molto a Rudi Garcia sotto il profilo delle assenze: lunedì, infatti, il tecnico francese dovrà inventare un centrocampo inedito per affrontare la Samp, senza i tre mediani in rosa (De Rossi, Nainggolan e Strootman), costretto a chiedere un doppio lavoro a Florenzi: attaccare da ala e difendere da mediano.
CON LA SAMP SENZA MEDIANI: FLORENZI L’ARMA TATTICA – Pjanic, Keita, De Rossi, Nainggolan: questi i quattro titolari del centrocampo della Roma. Nell’inseguire quella vittoria all’Olimpico che manca addirittura dal 30 novembre (Roma-Inter 4-2) – diventata vera e propria ossessione al punto da convincere più d’un giocatore che la squadra “giochi meglio fuori, dove ci sentiamo più liberi a livello mentale” – Garcia dovrà rinunciare a metà delle opzioni per la linea mediana. De Rossi e Nainggolan salteranno le prossime due partite: il primo per infortunio, il secondo – che ha confermato il buono stato delle trattative per la risoluzione della comproprietà con il Cagliari – per squalifica: il belga è tornato sulle sue frasi del post partita contro la Fiorentina: “Non c’era niente da chiarire – le sue parole a Sky Sport – Volevo solo dire che dobbiamo seguire questa strada”. Scaccia poi i fantasmi sul tabù dell’Olimpico: “Se giochiamo come sappiamo possiamo battere chiunque”. A partire da Sampdoria e Fiorentina, gare in cui l’allenatore francese è chiamato a ridisegnare la squadra: in occasione di Roma-Catania dell’autunno 2013 – con l’assenza del suo pacchetto mediano titolare – Garcia inventò un 4-2-3-1 ultra offensivo, con i soli Pjanic e Bradley a comporre il duo centrale. Anche con la Samp il tecnico avrà la facoltà di replicare quell’assetto: senza Bradley, ovvio, ma con un Keita (e i suoi gol decisivi) in più a far coppia con il bosniaco. Per garantire la necessaria copertura potrebbe essere Florenzi, ancora una volta, l’arma tattica da utilizzare sulla fascia, come esterno destro del 4-2-3-1 e con compiti specifici di ripiegamento. Un po’ quello che si è visto anche nel secondo tempo di Fiorentina-Roma d’Europa League: il ‘tappabuchi’ – come lui stesso si è definito – ha già cambiato molti ruoli durante la stagione e lunedì sarà chiamato ad occuparne almeno due contemporaneamente.
L’OCCASIONE PER UCAN – Resta viva comunque l’ipotesi Paredes: sette le presenze stagionali per il giovane che “ha già maturità”, come dichiarò Rudi Garcia dopo il match contro il Cagliari. I 60 minuti non brillanti nel pari contro il Chievo? potrebbero spingere il classe ’94 a cercare il riscatto davanti gli occhi del proprio pubblico, che aspetta la vittoria all’Olimpico da 104 giorni. Chi, invece, attende ancora la propria occasione – dopo i tanti problemi legati ad infortuni e difficoltà di ambientamento – è Salih Ucan: “Arriverà il suo momento se continuerà ad ascoltarmi”, confessava Rudi Garcia imbeccato da alcuni cronisti turchi. Dopo
i 2 minuti nell’esordio contro il Chievo dello scorso ottobre, l’ex Fenerbahçe si sente pronto per sfruttare al meglio la sua chance, magari dando la possibilità di tirare il fiato a Florenzi, sempre in campo – eccezion fatta per le sfide contro Torino e Cagliari – da inizio stagione. Anche il tuttofare di Garcia dovrà gestire al meglio le energie in vista del doppio impegno settimanale che, verosimilmente, significherà buona parte di stagione per la Roma.