Roma-Como 2-1, Fabregas: “Per me oggi abbiamo vinto. Ringrazio Ranieri, è una leggenda”

Assente in panchina, al termine della vittoria della Roma (2-1) contro il Como, Cecs Fabregas ha parlato della gara. Ecco le parole del tecnico.

FABREGAS A SKY 

Sulla gara. 

“Per me oggi abbiamo vinto. Non abbiamo preso i tre punti, ma siamo cresciuti in tanti aspetti: nel gioco, nell’intensità, nell’aver sofferto in uno stadio come l’Olimpico. Sono contento”.

Margini di miglioramento li vedi?

“C’è sempre qualcosa da migliorare, finite meglio le azioni, crehiamo tanto ma non concludiamo come dovremmo, dobbiamo stare più attenti anche sui cartellini. Oggi non ero in panchina ma da quello che vedevo a distanza e che solo restando in 10 uomini potevano perdere la partita. Eravamo in controllo, avrei tolto anche Kempf come gli altri ammoniti ma non avevo altri centrali disponibili. Siamo sulla strada giusta”.

Rispetto a gennaio oltre al mercato è cambiato l’atteggiamento?

Sempre ho visto una squadra con lo spirito incredibile, lottano sempre in partita e in allenamento. Devono continuare così, abbiamo concesso poco anche alle big. Siamo una squadra che sa anche difendere bene. Da qui a dire che ragazzi danno più di prima non è corretto, abbiamo alzato il livello tecnico ma senza mai cambiare atteggiamento”.

FABREGAS A DAZN 

Come è stato viverla dalla tribuna?

“Non bellissimo, perché si vede meglio però la comunicazione non è uguale. Il secondo gol è perché abbiamo fatto entrare Fadera e l’analista non si è fatto capire al meglio perché doveva seguire Saelemaekers. Però si impara sempre, oggi è la prima volta e speriamo sia l’ultima”.

Che le ha detto Ranieri alla fine?

“Il mister è una grandissima persona e un grandissimo allenatore. Lo ringrazio per tutto quello che ha detto per me è l’unica cosa posso dire che sempre si impara da queste persone. Quello che dico sempre è che mi piacerebbe avere una carriera come l’ha avuta lui perché è una leggenda del calcio”.

Qualcosa da commentare sull’ arbitraggio?

Non lo so, da lontano era difficile. Preferisco non parlare degli arbitri ma preferisco parlare della grande prestazione del Como. Questa è una squadra di Europa League che sta giocando a un gran livello. Ha vinto contro la terza della Germania, il Porto e noi veniamo qua con giocatori di vent’anni a fare questo tipo di prestazione e ti dà una crescita importante. Io parlavo sempre con loro di vincere e avere mentalità e oggi per me abbiamo vinto. Perché vincere non è sempre prendere tre punti, ma vincere è anche vedere la tua squadra giocare con questo coraggio e continuare sulla nostra strada e usare le nostre armi nella migliore maniera”.

Quando siete rimasti in dieci avete continuato a giocare.

“Sì perché alla fine tant’è squadre hanno qualità, ma senza mentalità e senza fame non si va da nessuna parte. È una cosa che cerchiamo di mettere ogni giorno nella testa del giocatore. Seppur le sconfitte dell’ultimo mese e mezzo sento che siamo vicini a lottare contro questo tipo di squadre. Se continuiamo così il Como l’anno prossimo potrà lottare per conquistare ancora più punti”.

C’è qualcosa su cui lavorare?

“Anche nel primo. Noi avevamo preparo la partita ma con il loro 3-5-2 non riusciamo a coprire il terzino opposto, che era sempre libero. Nel secondo tempo quando siamo rimasti in dieci abbiamo provato di andare più aggressivi ma non era facile. La comunicazione oggi era un po’ difficile e mi ha fatto un po’ arrabbiare, perché quello che si vedeva da sopra è quello che hanno fallito da giù non era la stessa cosa. Come nel caso del secondo gol, però dobbiamo continuare a prendere meno giallo e quando siamo davanti alla porta dobbiamo essere lui bravi a metterla dentro. Ci sono delle cose da analizzare e poi la rivedrò e farò un’analisi più precisa”.

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