Il Messaggero (A. Angeloni) – Non funzionano né i bambini, né gli anziani. Stavolta la Roma non la salva nemmeno Dybala. La squadra di Mourinho si smarrisce nell’autostrada che doveva portarla dritta dritta alla finale di Coppa Italia. La Cremonese, dopo aver scherzato con il Napoli al Maradona, fa scivolare all’Olimpico (1-2), anche la squadra di Mou, irriconoscibile in tutte le sue versioni. In vena di regali: due.
È il primo vero fallimento della stagione, ormai appesa alla qualificazione Champions (possibile) e alla Europa League (molto complicata). Questo era un vero obiettivo, alla portata: riportare a casa una Coppa che manca dal 2008. Mourinho cerca il massimo con il minimo sforzo e inizialmente prova a fare a meno di Smalling, Dybala e Abraham, inserendo i bambini Tahirovic e Volpato, dietro Belotti.
La partita di Napoli pesa nelle gambe e le scelte vanno in quella direzione. Funziona poco la Roma B, meglio la Cremonese B, con Ballardini che tiene in panchina Okereke e Ciofani e punta su Dessers e Felix. Proprio il centravanti olandese, ex Feyenoord, ricorda Tirana e organizza la vendetta, con la complicità di Kumbulla, che perde un pallone velenoso a centrocampo, lasciandogli cinquanta metri di corsa solitaria verso Rui Patricio, chelo mette a terra in area.