Il Messaggero (S. Carina) – In una Roma piena di dubbi e che ad oggi ancora non conosce il budget a disposizione per il mercato, quello del centravanti è il tema principale. Da una rosa che lo scorso anno ai nastri di partenza ne annoverava quattro (Lukaku, Belotti, Azmoun e l’infortunato Abraham, poi tornato a marzo), oggi De Rossi se ne ritrova la metà. Lukaku ha già salutato, Azmoun è pronto a farlo. Tornerà alla base Belotti ma l’intenzione è quella di trovargli una nuova sistemazione. Rimane il solo Abraham che tuttavia non è così certo di restare. Tammy rappresenta il nodo del mercato giallorosso. Più di Dybala, più di qualsiasi altro componente della rosa. Perché può essere il centravanti del futuro oppure l’elemento da sacrificare per fare cassa e alimentare le risorse a disposizione del club.
Due scenari che dipenderanno esclusivamente dall’appeal che l’inglese avrà sul mercato. Tradotto: dalle offerte che riceverà. Con lo stipendio che si porta dietro e un contratto in scadenza nel 2026, l’unico sbocco sembra essere la Premier. L’ex Pinto potrebbe farci un pensiero per il suo Bournemouth, il Chelsea con il nuovo corso targato Maresca anche, ma non certo alle cifre che la Roma un anno fa pensava di guadagnarci (40 milioni).
La Roma vuole comunque rimanere nei parametri dettati dalla Uefa. Quindi spendere sì, ma con giudizio. Per questo motivo uno dei profili monitorati con grande attenzione è Guirassy: 28 gol in altrettante partite con lo Stoccarda. Ha un contratto che scade nel 2026, ma una clausola rescissoria di 17,5 milioni che lo rende molto appetibile. È uno dei profili monitorati, non l’unico. C’è infatti David, giocatore che si libera tra un anno. Centravanti che piace a mezza Europa. Se entrano in gioco club della Premier non c’è storia. Altrimenti benché il Lilla proverà ad alimentare un’asta il prezzo ad oggi oscilla sui 35milioni. E poi, nei colloqui già andati in scena per Boga, è stato proposto anche Banza, 27enne congolese, 21 reti con il Braga, ex Lens, che Ghisolfi conosce bene.