Gazzetta dello Sport – Roma, centrocampo mundial

Santa Severa De RossiUno, Daniele De Rossi, sarà il primo romanista a giocare tre edizioni consecutive del Mondiale. Un altro, Kevin Strootman, è il giocatore olandese ad aver messo insieme più minuti (693) nelle qualificazioni verso il Brasile. Il terzo, Miralem Pjanic, sogna di staccare il pass per la Coppa del Mondo tra un mese regalando al suo paese, la Bosnia, un risultato storico. Insieme sono i tre (costosi) assi del centrocampo della Roma.

 

 

SOGNO OLIMPICO  Per Garcia sono imprescindibili. Dopo la firma di Strootman ha chiesto la conferma di Pjanic e ha ridato nuovo sm–alto a De Rossi, che nell’ultimo anno sorrideva soltanto quando lasciava Trigoria. Ottenuta l’aritmetica qualificazione al Mondiale, il centrocampista si gode il momento e, addirittura, spera di giocare fino a 41 anni. Parlando della possibile candidatura di Roma ai Giochi del 2024, ha spiegato: «Sarebbe un sogno e io sono pronto a propormi come fuori quota. Vivere quell’atmosfera sarebbe incredibile, è doveroso che Roma ci provi». Tanto che, ha aggiunto, quando è saltata la candidatura per il 2020 si è «arrabbiato».

 

 

MESE DECISIVO  Dal sogno di De Rossi a quello di Pjanic, che come tutta la Bosnia aspetta le decisive partite del mese di ottobre per giocarsi la qualificazione. I bosniaci guidano il gruppo G a pari punti con la Grecia e affronteranno Liechtenstein e Lituania. La qualificazione si deciderà sul filo del rasoio e per Pjanic questa è la priorità. Cosa da non dormirci la notte. Saranno pure lontani i tempi in cui giocava anche da infortunato per la nazionale («Si cresce, si matura», ha confidato qualche tempo fa), ma è innegabile come la Bosnia sia per lui un pensiero costante.

 
RECORDMAN  Più sereno, come De Rossi, è Kevin Strootman. L’Olanda è già in Brasile e lui è stato incoronato dalla stampa del suo paese, insieme a Van Persie, il calciatore più importante di tutte le qualificazioni. «Mi trovo bene a Roma – racconta –, con la società c’è stato subito feeling. Il Psv non pensava di guadagnare così tanto, ma per quanto folle possa sembrare, il prezzo pagato per il mio cartellino è giusto. E tanta pressione è un motivo in più per fare bene». Considerando che, appunto, l’olandese è, al netto di tasse e commissioni, l’acquisto più caro della gestione americana, che De Rossi è il più pagato della Serie A e che Pjanic chiede 3 milioni per il rinnovo, la Roma fa bene a goderseli. Esemplare l’involontaria gaffe di un dirigente qualche giorno fa: «Oltre ad essere forti, sono proprio tre cari ragazzi». Cari, appunto. In tutti i sensi. Alla Roma costano oltre 20 milioni (lordi) l’anno.

Gazzetta dello Sport – Chiara Zucchelli

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