La Repubblica (M. Juric) – Tiago Pinto non ricoprirà più il ruolo di General Manager della Roma. Questa decisione, anticipata da settimane, è stata ufficializzata dalla società attraverso un comunicato, aggiungendo un elemento che potrebbe innescare una rivoluzione più ampia nel club giallorosso.

La notizia giunge nel bel mezzo della stagione, a meno di una settimana dal derby di Coppa e mentre la squadra è ancora impegnata su tre fronti. Ciò evidenzia la precarietà che attanaglia Trigoria, a partire dall’incertezza che circonda José Mourinho, il cui contratto scade tra sei mesi e sul quale grava un silenzio glaciale da parte dei Friedkin. Solo due giorni fa, lo Special One ha parlato di “reciprocità”, sottolineando l’aspettativa di lealtà da parte della proprietà. Una frecciata implicita rispetto a una pianificazione futura a Trigoria di cui Mourinho sembra non essere informato.

Se il rinnovo di Mourinho è ancora avvolto nell’incertezza, Tiago Pinto ha deciso di prendere in mano la situazione, restituendo ai Friedkin il proprio incarico.

La ricerca affrettata del nuovo direttore sportivo è stata affidata a Charles Gould, braccio destro del presidente Friedkin. Il primo nome sulla lista è Christopher Vivell, attualmente senza squadra ma con un passato da direttore sportivo del Chelsea, del Lipsia e scout del Salisburgo. Il profilo perfetto per il progetto giovani che ha in mente la proprietà. Straniero, giovane (37 anni) e senza legami con Roma. I Friedkin vedono come fumo agli occhi l’idea che si possano creare dei clan nelle loro società. Per questo il nome di Francois Modesto, l’uomo di fiducia della ceo Lina Souloukou, non convince. Ricky Massara, l’altro nome in lizza per la sostituzione di Pinto. Lui con un progetto chiaro e delineato tornerebbe volentieri nella capitale,