Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – Tre vittorie in otto giorni fanno bene al morale e allontanano i cattivi pensieri. La Roma mette nei guai il Cagliari di Claudio Ranieri, amico mai dimenticato, sempre più ultimo in classifica. Il nuovo infortunio di Paulo Dybala rischia di complicare il piano di rilancio della squadra di Mourinho, ma ieri si è visto un centrocampo con una marcia in più. Altra intensità, pressing, geometrie. Senza Pellegrini e Renato Sanches e con Cristante arretrato in difesa, la presenza di Edoardo Bove in questo momento è indispensabile.
Ieri ha giocato la sua quarta partita stagionale dal primo minuto e con lui in campo da titolare sono arrivate tre vittorie e un pareggio. Il giovane centrocampista cresciuto nel vivaio, scovato da Bruno Conti e valorizzato da Mourinho, diventa un elemento fondamentale in questa Roma, che senza il capitano può registrare anche i progressi di Paredes (suoi gli assist per i due gol della ripresa) e di Aouar, autore della prima rete che ha reso la partita in discesa dopo 19 minuti, seconda marcatura in giallorosso per l’algerino.
Il centrocampo ha retto anche in fase difensiva, quando nel secondo tempo il possesso palla è passato in favore del Cagliari. Bove sa fare bene le due fasi, si inserisce, recupera tanti palloni. Dà solidità al reparto, equilibrio a tutta la squadra. Le statistiche raccontano la sua prestazione: 25 passaggi riusciti, 5 sulla trequarti, 5 palloni recuperati. Ormai il ragazzo va considerato il dodicesimo titolare, ci ha messo qualità e grande concentrazione. l’assenza di Lorenzo Pellegrini durerà di almeno un mese, Bove ha la possibilità di sostituire il capitano, pur avendo caratteristiche completamente diverse.
Otto gol in quattro giorni la Roma con José Mourinho li aveva segnati raramente. L’impatto di Lukaku ha inciso in maniera determinante ed è stato superiore alle attese. Ieri Romelu ha firmato la sua prima doppietta in giallorosso e ha svolto un grande lavoro per la squadra. Sette gol in otto presenze in giallorosso, numeri da record. Dai tempi di Edin Dzeko la Roma aspettava un centravanti così. E un centrocampo come questo riuscirebbe a supportare anche il tridente pesante, con Dybala (quando sarà guarito) alle spalle di Lukaku e Belotti, anche ieri in gol.