Roma-Bologna 1-0, la moviola dei quotidiani: positivo Santoro. Corretto il rigore concesso, non c’è quello su Ferguson

Pagine Romaniste – Di rigore, la Roma supera  il primo ostacolo del 2023. Ai giallorossi  guidati dall’amuleto Foti – due giornate di  squalifica di Mourinho, assente anche  domenica con il Milan – per superare il  Bologna del polemico Motta non serve altro  che la trasformazione del penalty di Pellegrini. 

Ottenuto da Dybala per il fallo di Lucumì, il  rigore concesso da Santoro – al debutto con i  capitolini – è evidente. A dispetto di quanto  sostenuto dall’allenatore brasiliano, però, non  ci sono invece gli estremi per concedere il  rigore ai rossoblù. 

LA MOVIOLA DEI QUOTIDIANI 

La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Rigore ingenuo di Lucumì su Dybala, che lo cerca e  lo trova. Resta un velo di dubbio su quello non  dato a Ferguson (ammonito poi per 

simulazione, ma il check al Var ha confermato  il non rigore). Nel primo tempo mancano due  gialli a Celik e Soriano per trattenute sugli  avversari. 

Corriere dello Sport (E. Pinna) – Gara di  sostanza per Alberto Santoro, alla nona partita  in serie A della carriera, la quinta in questa  stagione (già più partite di tutti gli anni  precedenti): da gestire soprattutto le scintille  di Arnautovic, con Mancini prima (ma i due si  sono chiariti subito), con Zalewski poi. Legge  molto bene tutti gli episodi più difficili in  area. La chiude con 20 falli e 5 ammoniti. 

Ferguson cade in area di rigore, lamentando  un contatto con Zalewski: se pure ci fosse  stato (le immagini chiariscono poco), sarebbe  stato così leggero da sconsigliare il fischio, la  dinamica della caduta del giocatore rossoblù (piede sinistro a terra, quello che avrebbe  subito il contatto, poi anche il destro, quindi  ancora il sinistro che va a vuoto) suggerisce la bontà della scelta presa. 

Corretto da parte di Santoro il rigore alla Roma: Lucumì cerca l’anticipo su Dybala che  gli sposta il pallone, il contatto fra la gamba  sinistra del giocatore rossoblù e la destra  dell’argentino è inevitabile, quello vede  l’arbitro di Messina.

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