ROMA – La Roma vola in America. L’appuntamento negli Usa tra Franco Baldini e James Pallotta servirà al dg per esporre problematiche della stagione appena conclusa e programmi futuri. Ma il viaggio a Boston del general manager romanista ufficializzerà date e avversarie che il club giallorosso incontrerà nel corso della propria tournée estiva di fine luglio negli States.
Fino a oggi era stato reso noto soltanto l’appuntamento del 25 luglio contro il Liverpool, al Fenway Park di Boston. Lo stadio di quei Red Sox che uniscono la proprietà del club inglese, la Fenway Sports, appunto, a quella della Roma, tramite Tom DiBenedetto, socio della franchigia del baseball americano. Tre giorni prima invece, il 22 luglio, la Roma debutterà negli States a Chicago, contro lo Zaglebie Lubin, club polacco nono in campionato del proprio paese. Una scelta che ha sorpreso persino in Polonia. Da anni il Lubin cercava senza fortuna di essere coinvolto in un tour americano con importanti club europei: un anno fa provò a coinvolgere il Borussia Dortmund, che però chiese un ingaggio eccessivo per la società. Teatro dell’appuntamento il Wringley Field, stadio del baseball di Chicago, dove è presente la più nutrita comunità polacca dell’Illinois, e tra le più importanti degli Stati Uniti. Anche per questo un invito speciale è stato inoltrato a Zibi Boniek, ambasciatore del match in qualità di simbolo del calcio polacco ed ex campione romanista.
Dopo la sosta a Boston, la Roma chiuderà il proprio tour statunitense a New York. Appuntamento il 28 luglio per un match nell’impianto del Citi Field contro L’america Cali, club della massima serie colombiana, che tornerà per l’occasione negli Usa dopo il blocco imposto da Clinton nel 1995 per i contatti con il cartello del narcotraffico. Un rientro ufficializzato anche dal vicepresidente del club, Gallego: “Abbiamo accettato l’invito senza conoscere i dettagli economici, per noi è importante tornare ad essere presenti negli Usa e dimostrare che non abbiamo nulla da nascondere“. Sfumati, invece, i possibili appuntamenti contro il Fulham, inizialmente contattato per il match di Chicago, e soprattutto l’idea di un derby newyorkese con la Lazio, che non ha accettato il contributo economico proposto per il viaggio dalla società organizzatrice del tour. Un problema risolto: l’America aspetta.
Repubblica.it – Matteo Pinci