Il Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Era da anni che la Roma non aveva così tante soluzioni offensive. A cominciare dal centravanti. Ce ne sono addirittura tre: Dzeko, Schick e Defrel, in ordine gerarchico. Con gli ultimi due che possono fare anche gli esterni, con movimenti e caratteristiche completamente diversi. Gli esterni di ruolo sono quattro: Ünder a destra, Perotti ed El Shaarawy a sinistra, Florenzi che può giocare in entrambe le fasce. Una varietà di soluzioni e di ricambi di grandissima qualità. Per spiegare come giocherà la Roma partiamo dal modulo. Difficilmente Di Francesco si discosterà dal 4-3-3, con Schick che partirà da destra. E’ stato provato così in questi primi allenamenti in giallorosso, nelle partitelle a tema che ha fatto svolgere Di Francesco, con le sponde e contro la Primavera, a campo ridotto. I movimenti del 4-3-3 garantiscono la massima copertura del campo, secondo il tecnico abruzzese. Possiamo ipotizzare che i due attaccanti esterni restino leggemente alle spalle del centravanti, in un 4-3-2-1, ma la sostanza cambia poco.
NON È DEFREL – E’ chiaro che Schick non è Defrel, se parte da esterno ha bisogno di un terzino che gli copra le spalle. Di Francesco lo sa, il ceco non può garantire la mole di lavoro in copertura che sì è sobbarcato Defrel in queste prime uscite. E non è un caso che quando il francese nel finale è stato sostituito, sia contro l’Atalanta che contro l’Inter, la Roma da quella parte ha sbandato. In questi giorni Di Francesco ha provato spesso Florenzi terzino destro. Soluzione temporanea, in attesa del rientro di Karsdorp, previsto per fine mese. Con un esterno difensivo che fa tutta la fascia Schick può partire da destra. Florenzi potrebbe giocare in quel ruolo alla ripresa del campionato contro la Samp. Poi c’è da dire che Perotti ed El Shaarawy non sanno e non vogliono giocare a destra, loro si giocheranno il posto per la fascia sinistra. Dove potrebbe finire anche Florenzi, una volta tornato al cento per cento e quando sarà finita l’emergenza in difesa. L’azzurro per la sua grande duttilità può risolvere tanti problemi a Di Francesco. Può fare anche il terzino sinistro e liberare Kolarov per il ruolo di centrale.
TANTE SOLUZIONI – Di Francesco vuole andare avanti con le sue idee, è convinto di poter inserire Schick nei suoi schemi e comunque l’attaccante ceco va considerato un titolare, anche alla luce dell’investimento che ha fatto la società per soffiarlo alla concorrenza. Il giocatore ha dato la sua disponibilità a partire da destra. Avere un tandem d’attacco Dzeko-Schick è un valore aggiunto per la Roma e Di Francesco è disposto a modificare qualcosa per farli giocare insieme. Il ceco avrà la possibilità di accentrarsi e sfruttare le sponde del compagno. Quel che è certo è che Schick non sia arrivato a Roma solo per essere la riserva del bosniaco: l’investimento fatto per lui dimostra la fiducia che la società e l’allenatore hanno nelle sue grandi qualità. Di Francesco ora ha a disposizione un potenziale offensivo enorme. Non solo a livello di centravanti e non dimentichiamo che per Defrel la Roma ha speso venti milioni per fargli fare l’alternativa a Dzeko. Monchi ha messo a disposizione dell’allenatore almeno due opzioni per ogni ruolo, in particolare in attacco, con l’aggiunta di un jolly come Florenzi che può ricoprire diverse posizioni. E’ interessante vedere come Di Francesco riuscirà a far coesistere Schick e Dzeko in una squadra che pratica un calcio offensivo. Senza dimenticare Ünder, che nei pochi minuti giocati contro l’Inter ha fatto vedere di poter essere un esterno molto pericoloso.