Il Messaggero (G. Lengua) – Per andare in Champions sarà indispensabile non prendere gol, ma soprattutto farne. Discorso valido sia contro il Bayer Leverkusen domani, sia con l’Atalanta domenica sera. E per riuscirci De Rossi sta studiando una serie di rotazioni in attacco per dare al reparto offensivo più freschezza e imprevedibilità possibile. Dybala ieri era a Trigoria nonostante il giorno libero a fare terapie, è probabile che venga risparmiato in Germania per averlo al massimo a Bergamo.
D’altronde l’argentino sa essere determinante solo se si ente al massimo fisicamente, al contrario se dovesse palesarsi anche un minimo dolore muscolare sarebbe inutile rischiarlo. Ecco perché tutte le scelte si baseranno sulla condizione fisica dell’argentino. Se contro la squadra di Xabi Alonso resterà a guardare, saranno due le valutazioni che farà il tecnico: sostituirlo con un suo omologo (Baldanzi) o affiancare a Lukaku un’altra punta come Abraham o Azmoun.
Tammy e Romelu, però, non sono mai partiti insieme dall’1′, ma hanno giocato in tandem solo a partita in corso. I protagonisti assoluti di questo finale di stagione sono gli attaccanti. Ed è singolare che almeno due di questi il prossimo anno non ci saranno. Lukaku è in prestito, per riscattarlo serviranno 37 milioni di sterline e andrà garantito un ingaggio da 12 milioni a stagione per almeno due anni, stavolta senza il Decreto Crescita. Tantissimi per le casse della Roma.
L’altro è Azmoun che terminerà il 30 giugno il suo periodo in prestito a Trigoria. In questo caso il riscatto è fissato a 12,5 milioni da versare al Bayer Leverkusen, ma è quasi impossibile che la Roma lo eserciti. E poi, ci sarebbe anche Dybala che ha una clausola rescissoria che si attiverà a luglio per i club esteri pari a 13 milioni. La Champions potrebbe essere decisiva per la conferma.