Pagine Romaniste – È uno solo l’episodio arbitrale di Roma-Atalanta (0-2). Nel primo tempo nell’area di rigore atalantina avviene un contatto tra Kolasinac e Dovbyk: il difensore bergamasco tocca in maniera evidente l’attaccante ucraino, che cade: prima, però, sfiora il pallone. Con questa motivazione Guida non concede il calcio di rigore. La situazione è complessa, al limite. Di sicuro è risultato inopportuno il fallo dell’attaccante della Roma: più giusto sarebbe stato continuare con la prima indicazione, ovvero lasciar correre.

LA MOVIOLA DEI QUOTIDIANI 

Corriere dello Sport (E. Pinna) – Insufficiente Guida, dal punto di vista disciplinare (citofonare Kolasinac, per conferma: ha iniziato duro su Dybala da subito, ha mandato un paio di volte a quel paese l’arbitro anche col braccio, ammonito solo all’ennesimo fallo a 2’ dalla fine), ma anche sotto l’aspetto tecnico. Scarsa anche l’accettazione in campo, essere troppo permissivo è controproducente, il nervosismo finale è anche colpa sua. Il contatto fra Kolasinac e Dovbyk è così complesso da leggere che nel VAR accettano la scelta del campo (lo avrebbero fatto anche con decisione contraria).

Contrasto fra Kolasinac e Dovbyk in area dell’Atalanta, il primo tocca il pallone verso Carnesecchi e con la gamba che prosegue la corsa va a toccare la gamba del giallorosso che stava facendo il movimento opposto. Guida prima fa segno che non c’è nulla, poi assegna il fallo alla difesa. Era più giusta la prima scelta, la seconda è al 50%, avrebbe potuto fischiare rigore e il VAR non sarebbe intervenuto. Forse…

La Gazzetta dello Sport – Subito scontro in area atalantina tra Kolasinac e Dovbyk: per Guida è il romanista ad andare verso il rivale, no rigore, qualche dubbio resta. Giusti i “gialli” a Dybala (proteste), Hien e Kolasinac (falli), Zaniolo (via la maglia dopo il gol), ce n’era una per Ndicka che tiene Zaniolo al limite area. Lookman segna in chiaro fuorigioco. Finale caldo tra Zaniolo e i romanisti ,ma senza conseguenze.