Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – La Roma americana gli unici trofei finora li ha vinti con i giovani. La Primavera allenata da Alberto De Rossi è campione d’Italia e vincitrice della Supercoppa. Tutti i suoi ragazzi migliori sono in Nazionale, si sono affacciati in prima squadra, ma hanno trovato pochissimo spazio. Spalletti ha convocato in circostanze i vari Crisanto, Romagnoli, Marchizza, De Santis, Pellegrini, Frattesi, Spinozzi, Soleri e Tumminello. Sono andati quasi sempre in panchina. Solo Keba ha giocato in occasione dell’amichevole con il San Lorenzo in onore del Papa, quando fece un gran gol. Marchizza fu impiegato titolare in una partita durante il ritiro precampionato. Nella Roma i giovani faticano a trovare spazio, anche quando i titolari sono spompati come in questo periodo. Non gioca neppure Gerson, che dopo essere partito titolare nella madre di tutte le partite, contro la Juve a Torino, è sparito dai radar. Da quando è arrivato, Spalletti ha fatto esordire un solo giovane: Marchizza, che è entrato nel finale in Romania contro l’Astra Giurgiu. Stessa sorte stava per toccare a De Santis, un altro difensore. Ma a Vienna il pallone non usciva dal campo e l’arbitro fischiò la fine prima del suo ingresso in campo. Tumminello e Soleri hanno esordito nella passata stagione, prima dell’arrivo di Spalletti. Garcia li buttò nella mischia negli ultimi minuti di due delle sue ultime partite sulla panchina giallorossa.
MOLTE SIRENE DI MERCATO – Spalletti si coordina con Alberto De Rossi, quando può va a vedere la Primavera, soprattutto quando giocava a Trigoria e non al Tre Fontane. Il settore giovanile della Roma è uno dei migliori in Italia, molti di questi troverebbero spazio in altre squadre di serie A. Per loro Sabatini prima e Massara poi hanno ricevuto molte offerte. Marchizza e Tumminello sono i più richiesti. Entrambi sono finiti nelle trattative con Sassuolo e Atalanta per portare in giallorosso Defrel e Kessie. Soleri aveva ricevuto un’offerta dal Crotone. Per Tumminello ci sono stati sondaggi anche da parte di club esteri di prima fascia. L’esterno Pellegrini (da non confondere con l’omonimo centrocampista che gioca al Sassuolo e che la Roma proverà a riportare in giallorosso) fa parte della scuderia di Mino Raiola e quindi è destinato a girare parecchio.
PROGRAMMI – E’ una questione di strategie, condivise tra la società e l’allenatore. La Roma preferisce far formare i suoi giovani fuori e poi riportarli pronti in giallorosso. E’ stato il caso di Alessandro Florenzi, che dopo l’esperienza a Crotone è tornato ed è diventato subito titolare, lanciato da Zeman e valorizzato da Garcia prima e Spalletti poi. Potrebbe accadere lo stesso con Pellegrini, che per riprenderlo Pallotta dovrà pagare al Sassuolo i dieci milioni previsti dal diritto di riacquisto. La Roma è la società che produce il maggior numero di calciatori professionisti in Italia. Muove tanti giovani in ogni sessione di mercato, creando anche sviluppo economico. Poi solo i migliori tornano in giallorosso. Spalletti sa che giocare all’Olimpico è difficile per un giovane. Roma è una realtà particolare, dove un ragazzo proveniente dalla Primavera rischia di bruciarsi. Ci vuole tempo, un’abitudine consolidata ad allenarsi con la prima squadra. Diverso il discorso per un giovane che si affaccia in una realtà di provincia. E’ anche una questione di gestione. Politano, per esempio, sarebbe un’ottima alternativa a Salah. La Roma lo ha ceduto a titolo definitivo al Sassuolo. Ma in quel ruolo ha già Perotti ed El Shaarawy, non certo gli ultimi arrivati.