Roma, Alisson non si tocca. Almeno per ora

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese – C.Laudisa) – «Pensa in grande e sarai grande». La sua filosofia è tutta qui, in questa frase che Alisson segue come un mantra. A dirgliela – fin dai primi passi da calciatore – è stato José Agostinho, suo papà. E Alisson non la dimentica mai. «Ho sempre sognato di diventare il portiere titolare del Brasile ad un Mondiale e l’ho fatto sempre con in mente quella frase lì – ha detto il numero uno della Roma alla rivista Undici – Fin dalla prima gara mi sono messo in testa di diventare uno dei portieri più grandi di sempre della Nazionale brasiliana». E, a conti fatti, il risultato se non è già stato raggiunto, è proprio lì, dietro l’angolo. Di certo in questo momento è uno dei migliori numeri uno al mondo. E se, come sembra, sarà davvero lui a difendere al Mondiale la porta di un Brasile che aspira a prendersi la sua rivincita sulla Germania, allora il suo valore potrebbe davvero arrivare alle stelle.

L’OFFERTA – Già, perché Alisson è alla sua seconda stagione alla Roma, ma è titolare solo da agosto. In tutto 8 mesi, in cui il prezzo del suo cartellino è schizzato in alto. Altro che spread, qui siamo ai limiti dei rialzi più alti della Borsa. Tanto che, la scorsa settimana, il Napoli ha presentato un’offerta alla Roma (40 milioni) ricevendo in cambio un secco «no, grazie». E questo perché la Roma su Alisson vuole costruire almeno un’altra stagione (se non due). E, anche dovesse mettersi al tavolino con qualcuno, si partirebbe da cifre diverse. Se non il doppio, quasi. Considerando che il brasiliano è stato pagato 8 milioni nel 2016, ecco spiegato perché ha un indice di rialzo che farebbe impazzire anche Piazza Affari. «Se Alisson giocasse a occhi chiusi, forse sarebbe al mio livello – scherza il d.s. della Roma Monchi – È forte e trasmette serenità ed equilibrio alla squadra, tutti hanno fiducia in lui».

IL CONTRATTO Del resto, Alisson sa di avere addosso gli occhi dei più grandi club d’Europa (Psg su tutti, ma anche Liverpool e Real) ma sa anche di avere ancora 25 anni, che per un portiere sono niente. Insomma, non smania dalla voglia di fare un salto di qualità, anche se ovviamente non lo disdegnerebbe. Ma, è ovvio, si aspetta un segnale importante dalla Roma. Insomma, se a fine anno a Trigoria gli offriranno un buon adeguamento contrattuale (oggi guadagna 1,5 milioni di euro) non dovrebbero esserci problemi ad andare ancora avanti insieme. Almeno per un po’.

IL CAPO Alisson punta a tenere chiusa la porta a Crotone: «Di Francesco è un uomo intelligente, come me ha molta voglia di vincere. Sono contento di avere un capo così. Lo scorso anno mi aspettavo di giocare di più, è stata una stagione d’attesa. Da Spalletti però ho imparato a guardare la giocata prima di ricevere il pallone, quindi a usare meglio i piedi. Il portiere deve leggere in anticipo, pensare che il compagno possa sbagliare». Lui, invece, sbaglia poco. E costa tanto per questo.

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