Abbonamenti: adesso si punta all’effetto Iturbe

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La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Magari qualche tifoso, o più di qualcuno, sarà saltato sulla sedia nel leggere i prezzi dei biglietti per le singole partite di campionato comunicati dalla Roma un paio di giorni fa. In realtà la sorpresa è tale fino a un certo punto, perché la politica decisa dalla proprietà americana, secondo cui un biglietto di Distinti per una gara di prima fascia costa quasi 50 euro o uno di Tevere 80, è nota ormai da tempo. Abbonarsi, possibilmente prima possibile, conviene, visto che mediamente chi ha la tessera paga una partita la metà di chi, invece, sceglie di andare a vedere il singolo evento. In America, da anni, si fa così: il tifoso fidelizzato risparmia e viene premiato, quello «occasionale» deve mettere mano, con tanti saluti alla crisi, al portafoglio.

DUE FASCE  E anche in maniera consistente, visto che per le gare di «Fascia A», cioè quelle contro Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Milan e Napoli, i Distinti, ad esempio, costano 50 euro, mentre per tutte le altre gare ci vogliono 15 euro in meno. Non solo: la scelta di comunicare i prezzi dei biglietti per le singole gare in piena vendita libera (e senza il calendario svelato) è una scelta precisa. Le tessere staccate, finora, sono 24mila, la società spera che, anche grazie all’arrivo di Iturbe — che non a caso ha posato subito per una foto della campagna abbonamenti — possa esserci un incremento importante.

LE TELEFONATE  Nel frattempo a Trigoria sorridono vedendo come il Milan abbia replicato quanto fatto lo scorso anno da De Sanctis e Florenzi, che chiamarono i tifosi per convincerli a rinnovare la tessera. I rossoneri hanno scelto El Shaarawy, i giallorossi, per ora, non hanno avuto bisogno di alzare il telefono. È bastato quanto fatto da Rudi Garcia lo scorso anno.

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