La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Che i soldi non diano la felicità, è la straordinaria consolazione della stragrande dei mortali che camminano sulla terra. Nel calcio, però, questa legge non scritta (e non sempre perfettamente aderente alla realtà) fa più fatica a imporsi. In questo senso, la sfida che andrà in scena domani all’Olimpico tra Roma ed Empoli è di quelle che ai tifosi toscani – sulla carta – farebbero invece più sentire il peso di un destino che, come da migliore tradizione, corre il rischio di essere cinico e baro nei loro confronti.
Hai voglia ad evocare la classica sfida tra Davide e Golia: è stata proprio la sorpresa di quel risultato che ha fatto storia, perché nella vita vera in genere i giganti armati battono i ragazzi con le fionde. Però. Però poi il calcio – assai più che in battaglia – è pieno di “clamoroso al Cibali” (Inter), “fatal Verona” (Milan) o “harakiri Lecce” (Roma).
Per questo l’Empoli di Zanetti scende all’Olimpico tentando d’invertire la corrente, visto che lo zero in classifica pesa almeno quanto l’uno – sorprendente – nella casella dei giallorossi. Eppure la differenza salta agli occhi. Basti pensare che l’ingaggio al lordo che la società dei Friedkin paga alla coppia composta da Romelo Lukaku e Paulo Dybala è pari a circa 22 milioni, mentre tutto l’Empoli costa circa 18 milioni.
Basta questo perché i toscani non si presentino? Certo che no. Per informazioni, chiedere alla Cremonese, che nella scorsa stagione in Coppa Italia espugnò l’Olimpico. Perciò, nonostante l’ennesimo tutto esaurito, le sconfitte contro Verona, Monza e Juventus hanno lasciato un graffio psicologico nel gruppo di Zanetti non certo superiore al pareggio interno contro la Salernitana – seguito dalle due sconfitte contro gli scaligeri e il Milan – che hanno inchiodato la Roma al penultimo posto in classifica.
Domani, però, nasce il nuovo tandem d’attacco creato da la Joya e Big Rom, che in linea teorica non solo non dovrebbe lasciare scampo all’Empoli, ma potrebbe anche ribaltare le gerarchie del campionato. La proprietà statunitense, infatti, negli ultimi tre anni hanno tesserato José Mourinho (2021), Dybala (2022) e Lukaku (2023) con un chiaro obiettivo: ritornare a giocare la Champions League. Per questo, al lordo, l’ingaggio garantito ai due campioni è di circa 12 milioni per l’argentino (bonus compresi) e 10 milioni per il belga, che può sfruttare i vantaggi del cosiddetto Decreto Crescita. Quella che i tifosi si aspettano dalla classifica, visto che finora, in carriera, i due hanno segnato un totale di 530 gol. Mica male.
Il feeling tra i due, in allenamento, sembra già sbocciato, tanto è vero che le foto in cui ieri si vedevano insieme aprivano il cuore alla speranza giallorossa. I due super mancini – probabilmente fra i migliori dell’intero Vecchio Continente – hanno però anche altro in comune, ovvero due mamme speciali che hanno avuto (e hanno) un peso speciale nella loro vita.
Alicia e Adolphine, infatti, non sono solo i porti sicuri in cui Paulo e Romelu possono rifugiarsi ogni volta che ne hanno bisogno. Spesso, infatti, sono state anche i motori delle loro scelte e le confidenti nei momenti difficili. Così non sorprende che domani possano ritrovarsi insieme a tifare in tribuna per i loro bambini, diventati prima milionari e poi nuovi consoli di Roma. Occhio però al “povero” Empoli. L’impressione è che abbia tanta voglia di rovinare la festa.