Roma, 5 anni fa l’epica rimonta con il Barcellona: il ricordo della storica notte

Pagine Romaniste (R. Gentili) – Ci sono date che nessuno di noi scorda. Ci sono date scolpite nella nostra mente, nel nostro cuore. E nelle pagine di storia. Il 10 aprile 2018, ore 22:22, è una di queste. L’eliminazione dai quarti di Champions per la Roma di Di Francesco sembrava certa. Troppo pesante il passivo (4-1) rimediato una settimana prima dall’ultimo grande vero BarcellonaMessi, Iniesta, Suarez e Rakitic in campo, giusto per capirci – al Camp Nou.

Prima nel cuore e poi nella testa dei tifosi e dei giocatori giallorossi, però, inizia a germogliare il sentimento di consapevolezza. Si può fare: la rimonta è possibile. Lo stadio Olimpico straborda amore e spinge i giallorossi oltre l’ostacolo.

Pronti, via. Lo stadio esplode già al 6′: De Rossi lancia alla sua maniera Dzeko, il cui leggero tocco di punta basta per superare ter Stegen ed accendere definitivamente i sogni giallorossi. La Roma ci crede. Spinge, ma tra imprecisioni e parate dell’estremo difensore tedesco non riesce a colpire di nuovo.

Ad inizio ripresa il secondo tassello: Dzeko viene ancora lanciato in area, dove Piqué lo trattiene vistosamente per il braccio sinistro fino a farlo a cadere. Il fischietto francese Turpin tentenna incredibilmente qualche secondo di troppo, attimi in cui i cuori romanisti si sono gelati. Alla fine, dopo l’approvazione del giudice di porta, indica il dischetto. Il pallone da calciare è di quelli pesanti. Pesantissimi. Non a caso si presenta De Rossi: tiro potente, a mezz’altezza e alla sinistra di ter Stegen, che individua ed anche tocca ma non riesce a fare altro.

L’assedio non si interrompe: El Shaarawy con l’esterno destro ed in spaccata cerca la spizzata vincente, respinta dal baluardo ter Stegen. Il tempo però è matura. L’angolo di Under spiove sul primo palo, dove arriva Manolas: la girata di testa si insacca in rete. Il destino, si sa, è beffardo. Nei retroscena raccontati dai protagonisti si scoprirà che tutti covavano la convinzione di riuscire a fare la storia, tranne uno. Sì, proprio Kostas.

La rimonta è completata. La rimonta è riuscita. La storia è scritta. Messi e compagni ci provano, sbattendo però costantemente sull’invalicabile Alisson. Roma esplode di gioia, poi sommessa dopo l’amara e contestata semifinale con il Liverpool. Ma questa è un’altra storia. Ora il sogno è di tornare a vivere il prima possibile le stesse emozioni. La Roma di Mourinho, terza dopo la vittoria con il Torino, ha le carte in regola per riuscirci.

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