Brendan Rodgers, tecnico del Leicester, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Roma. Queste le sue parole:
“Per arrivare in finale dobbiamo lavorare molto, molto duramente, come abbiamo fatto nelle altre due partite. Abbiamo di fronte un grande allenatore e giocatori fantastici. Dovremo essere al meglio”.
Sugli infortunati…
Per fortuna, l’elenco degli infortuni è al minimo, quindi non c’è altro da aggiungere.
Su Mourinho…
È un grande della nostra generazione. Quando ho cominciato ad allenare nell’estate del 2004, e Jose era lì, tutti volevano essere come lui. Ha dato agli allenatori la speranza che potessero avere carisma e qualità. Quando le persone mi chiedevano com’era allora, dicevo ‘aveva l’X Factor’. Era attento ai dettagli, la sua gestione dei giocatori, la sua comprensione tattica gli davano una qualità speciale. Non ho altro che ammirazione per lui, siamo diventati più distanti man mano che abbiamo continuato a lavorare, ma non dimenticherò mai quello che ho imparato da lui come allenatore.
Sull’andata…
Ti può dare un vantaggio, ma non è decisiva come abbiamo già dimostrato. È importante riuscire a portare un risultato per il ritorno. Ma vogliamo portare il nostro ritmo, il nostro calcio e usare il pubblico. Saranno così importanti.
Sui tifosi…
I tifosi possono farci superare il limite nelle partite. Dipende da noi, dobbiamo generare intensità ed energia e il pubblico lo sentirà. Speriamo che possiamo lavorare insieme per farcela.
Su Vardy…
Non sono sicuro che possa giocare 90 minuti.
Sulla sua avventura al Leicester…
Quando sono arrivato qui, a parte la stagione titolata, si trattava di restare competitivi campionato, volevamo cambiare quella mentalità. Adesso possiamo arrivare a una finale europea, ma dobbiamo guadagnarcela.