Il Corriere della Sera (P.Casarin) – Quattro squadre si danno il cambio al vertice della classifica: è il primo tentativo di fuga organizzato per raggiungere il traguardo del campionato e della ricca Champions League. Perciò la tensione cresce e ogni errore si ingigantisce; figurarsi se a sbagliare sono gli arbitri. Bologna-Roma è stata una bella partita giocata con vigore e abilità su un campo lateralmente carico d’acqua che ha coinvolto, talvolta negativamente, entrambe le squadre. Regolari, invece, le aree con piena possibilità di sviluppare le giocate decisive. Questo campo non ha falsato il risultato ma ha consumato molte energie. Rocchi, alle prese con una gara di elevata difficoltà, ha preso molte decisioni esatte e commesso un numero limitato di errori. Bene sui tre rigori, ne manca uno di Diawara, giustificate le tante ammonizioni, manca la seconda di Torosidis, difficile da giudicare alla tv lo scontro tra Dzeko e Maietta. Perfetta la scelta di dare solo giallo a Mirante fuori area, esatte le punizioni concesse dai bordi centrali dell’area bolognese. Ovviamente si può criticare Rocchi sul campo, ingiustificata la sua distruzione tecnica. Banti ha diretto Fiorentina-Empoli lasciando perplessi per un rigore non concesso a favore di Saponara. Netta la posizione di fuorigioco di Livaja in occasione del primo gol dell’Empoli. Anche gli errori dei guardalinee ricadono impropriamente sull’arbitro centrale e ne minano la credibilità in quella gara.