TuttoSport (I. Cardia) – Rigorini ce ne sono stati, ma l’obiettivo è che non ve ne siano più in futuro. Parola di Gianluca Rocchi, designatore arbitrale per Serie A e B. Intervistato dal Gr Sport per “Zona Cesarini” su Radio1, Rocchi ha tracciato un bilancio del 2024: “È stato molto complicato, il nostro lavoro coinvolge 152 persone e non c’è spazio per rifiatare”. Vi è una certa dose di realismo, nelle parole del designatore: “Ci sono dei rigori che stiamo cercando di combattere. Un rigore può decidere un risultato e va assegnato quando succede qualcosa di importante“.
Nessun dubbio sulla giornata più negativa, la settima. Quella dei 9 rigori in 10 gare, del discusso tocco di mani di Luperto in Juventus-Cagliari e soprattutto dei tre penalty assegnati da Pairetto in Fiorentina-Milan. Rocchi lo aveva già detto nell’immediatezza a ottobre, pur senza sbottonarsi più di tanto: “Non sono soddisfatto“.
Inevitabile un passaggio sul Var, che “va usato solo per episodi chiari e seri. Non dobbiamo fare moviola”. Il futuro può essere il Var a chiamata, sul quale però la competenza è dell’Ifab e quindi per ora Rocchi pensa alla tecnologia che c’è: “Noi siamo sempre aperti alle novità. È chiaro che la chiamata del club o dell’allenatore deresponsabilizza molto, dobbiamo lavorare per costruire ragazzi davanti al monitor che sappiano decidere quando è opportuno intervenire e quando no, quando c’è un chiaro errore e quando no“.