L’ultima immagine di Ruggiero Rizzitelli è legata alla corsa prima del derby del 26 gennaio scorso. Un momento commovente, di grande partecipazione. Oggi sembra lontanissimo. Senza campionato, con stadi e città vuote per il Coronavirus. L’ex attaccante anni ’90 (1 Bundesliga col Bayern, 1 coppa Italia e 1 finale di Uefa con la Roma) descrive i suoi giorni di isolamento ai microfoni di Francesco Balzani di Leggo:
“Sto vivendo questa situazione come tutti gli italiani, con un’ ansia mai provata. Ma non perché resto a casa eh, quello va fatto e basta. Ai nostri nonni veniva chiesto di andare in guerra, a noi di stare a vedere film. Sono preoccupato per i nostri cari. La Serie A? Si azzera tutto, è come se ricominciassi un campionato quindi anche a livello mentale può essere un vantaggio. Recupererai qualche giocatore, ma questo vale per ogni club. Tutto il resto è una incognita, una cosa così non si era mai vista. Sarà un campionato nuovo. Tornare sotto la Sud quando tutto sarà finito? Ma magari me lo chiedono, non ci penso un attimo. E’ stata una emozione unica sentire quel coro, quell’affetto. Non vedo l’ora di poter riabbracciare tutti, stringiamo i denti“.