Rivoluzione Milan, un nuovo socio può rovesciare Li

La Repubblica (E.Currò-L.Pagni)Comincia all’Olimpico con la Roma il ciclo decisivo per la stagione del Milan: seguiranno Lazio in Coppa Italia, Inter, Arsenal in Europa League, Genoa, ancora Arsenal. Ma il momento è fondamentale anche per la discussa proprietà cinese. La prima scadenza è domani: il Cda con la ricapitalizzazione da 11 milioni (quanto mai preziosi i 12 l’anno dell’accordo con Puma). Mercoledì l’incontro tra l’Ad Fassone e il commissario della Figc Fabbricini, poi le mosse per aggiustare i conti futuri e superare i controlli Uefa. Si profila una nuova strategia a doppio binario: mentre per la parte di debito del club col fondo Elliott (120 milioni) è confermato l’obiettivo del rifinanziamento a 5 anni (in prima fila un altro fondo americano), le difficoltà nel rifinanziare il debito di Li (183 milioni) potrebbero portare a uno scenario capovolto, col presidente cinese socio di minoranza.

In pratica il club si indebiterebbe per 300 milioni, di cui almeno 100-120 da girare alla Rossoneri Lux di Li, per coprire una parte del debito con Elliott. Al resto provvederebbe un nuovo socio della Rossoneri Lux, che con 80-100 milioni potrebbe diventare il socio di controllo del Milan, lasciando a Li una quota di minoranza, come Thohir con l’Inter. Li otterrebbe in cambio le opportunità – la quotazione in Borsa del Milan, gli introiti commerciali sul mercato asiatico – per non chiudere in perdita un’operazione in cui ha ufficialmente impegnato 740 milioni, destinati alla Fininvest di Berlusconi. Ritorna l’ipotesi degli arabi dell’immobiliare Alohakair Group, coinvolta nella ristrutturazione dell’area Falck di Sesto, anche se un fondo arabo di Dubai e una cordata russa legata al miliardario Usmanov offrono dai 550 milioni in su, per la soluzione radicale: l’acquisto del club.

Berlusconi, in campagna elettorale, osserva intanto i successi di un allenatore che lui non voleva: per la sostituzione di Montella (budget 5 milioni) suggerì il tandem Capello-Brocchi. Ma il Ds Mirabelli impose Gattuso, che intende meritarsi la riconferma: 5 giorni di ritiro romano, con 30 giocatori al seguito, per le 2 partite dell’Olimpico. Da domani l’Acqua Acetosa sarà Milanello: l’intera rosa, inclusi Conti in recupero e 4 giovani, è chiamata a rafforzare il senso del gruppo e i progressi tattici per giocarsi al massimo l’ardua scalata alla zona Champions, la Coppa Italia e l’Europa League: «Alziamo l’asticella: se sbagliamo 2 partite, siamo fuori dai giochi. Dobbiamo segnare di più». Responsabilizzato Cutrone: per Kalinic si impone prudenza, causa principio di pubalgia. Silva (nell’incontro tra Fassone e il procuratore Mendes il destino dell’attaccante da 38 milioni) andrà in panchina.

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