La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Se non sarà una rivoluzione, poco ci manca. Perchè sulle fasce dovrà spingere la sua nuova Roma, quella del prossimo anno. In quella zona del campo, infatti, Daniele De Rossi vuole gente che abbia gamba, spinta, forza ed esplosività. E che viva di duelli, di uno contro uno, sia nell’andarlo a fare sia nel saperlo contenere.
Insomma, gente abituata a giocare faccia a faccia con l’avversario, perché poi è così che si vincono le partite nel calcio moderno, quando hai giocatori che escono vittoriosi dalle sfide individuali. Ed allora terzini, quinti o esterni offensivi che si voglia, la Roma del prossimo anno sulle fasce sarà molto diversa da quella attuale.
Molto dipenderà se DDR vorrà giocare a 3 o 4. Per fare entrambi i moduli servono terzini che sappiano interpretare entrambi i ruoli. L’unico attualmente in grado di fare questo è Angelino, che non è neanche di proprietà della Roma. é in prestito dal Lipsia, e il cui riscatto costa appena 5 milioni di Euro.
Potrebbe restare solo Celik, per fare il secondo. Per il ruolo di titolare, invece, piace Bafode Diakite, del Lilla, che può ricoprire tutti i ruoli della difesa: esterno da ambo le parti, ma anche centrale. Costa circa 15 milioni di Euro.
I quinti, nella mente di De Rossi, possono farli anche gli attaccanti. Ad esempio El Shaarawy. Il Faraone ha ancora un anno di contratto e resterà. Chi andrà via invece è Zalewski che ha deluso e sarebbe per le casse giallorosse una plusvalenza. A destra dipende tutto da Dybala, se rimarrà la coppia sarà lui e Baldanzi, altrimenti bisognerà cercare un clone alla Joya. E l’idea sarebbe quella di Matias Soule.