La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Anche in questo inizio di stagione Fonseca si sta dimostrando molto duttile con i moduli di gioco. Ha plasmato la sua Roma con due vestiti diversi: quello elegante del 4-2-3-1 e quello più essenziale col 3-4-2-1. Contro il Benevento il tecnico è tornato al modulo che più adora. Poteva essere anche un 4-3-3 con Pellegrini che si abbassava andando a formare il triangolo a centrocampo, ma poi, alzandosi, si andava a piazzare alle spalle di Dzeko. Si è tornati con la difesa a 4 soprattutto per riavvicinare Pellegrini all’attaccante bosniaco e creare maggiori occasioni in attacco. Con questo modulo la Roma ha un giocatore in più davanti con la possibilità di poter godere degli inserimenti da dietro di Veretout o della spinta di Spinazzola. La Roma ha rischiato eccome concedendo alla squadra di Inzaghi 10 tiri. Il ritorno alla difesa a 4 ha aumentato il peso offensivo, ma ha anche tolto equilibrio. Con il ritorno di Smalling la Roma troverà anche il suo ammiraglio capace di guidare e dare solidità. Con i due diversi moduli ci sono giocatori che cambiano profondamente il loro modo di giocare e tre questi c’è Pellegrini. Con la difesa a tre è il regista, con quella a quattro avanza di 25-30 metri tornando dietro la punta. Anche i terzini con Santon e Spinazzola a tre coprono tutta la fascia.