La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Va bene un Nainggolan mostruoso, va bene anche un Vainqueur che non ti aspetti, molto positivo. Ma tra le tante belle note del derby di domenica c’è anche un certo Antonio Rüdiger, uno che contro la Lazio ha chiuso con 29 passaggi positivi e tre recuperi. Una prestazione che viene dopo tante un po’ così e qualche segnale di miglioramento strada facendo. Una partita, però, che fa ben sperare per il futuro e che è sinonimo di un processo di crescita che non può che portare a dei miglioramenti. Per se stesso e per la squadra, come ambientamento e come amalgama con il compagni. Del resto, che non sia ancora al massimo lo dice anche lui. «Non sono al 100%, sto lavorando duramente e il tecnico mi dà fiducia — dice alla Bild — Giocare mi aiuta a migliorare e a ritrovare la forma che avevo prima dell’infortunio».
IL RISCATTO Rüdiger è partito per la Germania, dove il c.t. Löw lo ha riconvocato. È la nazionale campione del mondo, non certo l’ultima della classe. Poi, quando tornerà a Roma, riprenderà a pensare anche allo scudetto. «Con la qualità che abbiamo è il nostro primo obiettivo, anche se qui la classifica è corta e ce la dovremo vedere con Fiorentina, Inter, Napoli e Juventus. A Roma i tifosi vogliono sempre vincere, la pressione è forte». Già, e lui ha imparato ad avvertirlo sulla sua pelle, dopo esser stato oggetto di tante critiche da inizio stagione. E chissà che dal derby non sia iniziata anche per lui una nuova vita.