TuttoSport (S.Carina) – Nel giorno della presentazione dei progetti definitivi legati al nuovo stadio in Comune e in Regione che inorgogliscono Pallotta («Questo è un giorno importante, il progetto apporterà un significativo impatto economico e sociale per la squadra, per i tifosi, per la città e per il Paese. Adesso aspettiamo di poter muovere il prossimo passo e costruire uno stadio di cui la città potrà andare fiera»), la Roma riscatta Rudiger dallo Stoccarda per 9 milioni (che si vanno a sommare ai 4 già spesi per il prestito, più 0,5 milioni di bonus). Se per tenerlo o per rivenderlo sarà il tempo a dirlo. Sabatini (pronto a breve a riscattare anche El Shaarawy dal Milan) ha già lasciato intendere come il tedesco non sia incedibile («Lo riscatteremo, poi vedremo cosa dirà il mercato. Non è insostituibile») ma la volontà del ds andrà parametrata con l’eventuale offerta (a Trigoria chiedono 25 milioni), col fatto che il costo del difensore (essendo arrivato in prestito) non è stato minimamente ammortizzato e con una percentuale che il club tedesco si è garantito in caso di futura rivendita (10% sulla differenza tra i 13 milioni pagati dalla Roma e quelli che verranno incassati). Per questo motivo rimane sempre in bilico anche la posizione di Pjanic che ora a bilancio figura per un valore di poco superiore ai 4 milioni. Cederlo garantirebbe una plusvalenza senza eguali ed eviterebbe giochi al rialzo sul rinnovo.
VERTICE A TRIGORIA – Questioni delle quali il ds (dimesso ieri dal Policlinico Gemelli) parlerà tra oggi e domani con Spalletti. Il tecnico prima di partire per le vacanze vuole avere un quadro completo della situazione. Anche perché non sono poco le questioni da risolvere. Oltre alle cessioni, in primis va risolto il problema-portieri. La Roma ha acquistato Alisson quando Lucio ancora non sedeva sulla panchina giallorossa. In questi 5 mesi, l’allenatore ha apprezzato Szczesny e ne ha chiesto la conferma. Se sarà accontentato, il brasiliano andrà in prestito. Situazione che interessa da vicino De Sanctis. Il mancato rinnovo del contratto all’abruzzese, è stata una sorpresa sia per il diretto interessato che per Spalletti, rimasto spiazzato anche dalla decisione del ds di sostituire il preparatore dei portieri Nanni, ritenuto da Szczesny fondamentale nella crescita personale. Se quindi dovesse restare il polacco, ci sono possibilità di ripensamento anche sullo staff. C’è poi da affrontare la questione-Dzeko (che nell’ultima amichevole con la Bosnia ha riportato una lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio destro). Anche in questo caso il suo punto di vista di Spalletti diverge da quello del ds: Sabatini sarebbe propenso a concedere al centravanti un’altra chance; Lucio ne farebbe a meno.
SORPRESA KEITA – Intanto a sorpresa potrebbe esser proposto il rinnovo di un anno a Keita. È un’idea di Sabatini, considerando che il maliano, classe ‘80, allettato dal Panathinaikos, viene considerato un calciatore ancora integro. Anche su questo, servirà l’avallo di Spalletti.