La Gazzetta dello Sport (G. Monti) – Ci sono momenti in un campionato nei quali sarebbe opportuno parlare per descrivere ai tifosi gli umori dello spogliatoio e chiedere loro il supporto necessario per centrare un obiettivo che è a portata di mano. Il Napoli ha preferito, invece, trincerarsi da tempo ormai nel silenzio stampa. Peccato perché raccontare quanto di buono sta facendo la squadra di Sarri, a prescindere dagli ultimi risultati negativi ottenuti in trasferta, sarebbe servito anche per restituire autostima a un gruppo che mai come adesso ha bisogno di ritrovare entusiasmo.
LE CERTEZZE NEI NUMERI – Nessuno a Napoli pensa all’eventualità del terzo posto ed è giusto così. Le paure e le ansie vanno scacciate perché nulla è perso dopo il k.o. dell’Olimpico, a cominciare appunto dalla piazza d’onore che è tanto ambita per ragioni economiche (gli introiti che derivano dall’accesso diretto in Champions) e che Higuain e compagni sentono di meritare per quanto fatto in questa stagione. Certo, qualora la Roma vincesse in casa del Genoa effettuerebbe, seppure temporaneamente, un sorpasso che sarebbe clamoroso, ma il Napoli deve mostrarsi psicologicamente più forte nel duello con i giallorossi di quanto non lo sia stato in quello con la Juventus e per farlo deve ripartire dalle proprie certezze. I numeri aiutano gli azzurri perché testimoniano una annata assolutamente positiva, specie se paragonata a quella precedente. Sono tredici, infatti, i punti in più rispetto a dodici mesi fa a tre giornate dalla fine e dunque il miglioramento è evidente e va in qualche modo certificato con il secondo posto rispetto al quinto dell’ultimo Rafa Benitez.
VELOCITÀ DI CROCIERA – Inoltre, guardare in casa propria può aiutare il Napoli che per lunghi tratti è stato, invece, troppo concentrato a fare la corsa sulla Juve. Per esempio, il girone d’andata che ha visto gli azzurri laurearsi campioni di inverno è stato chiuso a quota 41 punti. In quello di ritorno la velocità di crociera è la stessa: 32 punti fin qui e la possibilità di arriva a 82 totali con quei tre successi contro Atalanta, Torino e Frosinone che vorrebbero dire secondo posto. La difesa, spesso sotto accusa nell’ultimo periodo, ha incassato 15 reti nelle ultime 16 partite esattamente come era avvenuto nelle prime 16.
VOLATA FINALE – Dunque, il calo c’è perché lo dicono i risultati ma forse è meno evidente di quello che sembra. Anzi, battendo lunedì l’Atalanta verrebbe eguagliato il record di 23 successi nei campionati a 20 squadre (stagione 2013-2014). In tal senso, il San Paolo (fortino inespugnato in campionato) è pronto a dare una mano mentre Sarri è pronto anche a modificare un po’ il suo undici titolare. Strinic e Lopez insidiano Ghoulam e Allan mentre il ballottaggio tra Insigne e Mertens è più vivo che mai. Quando il traguardo si avvicina, la concorrenza stimola tutti ad alzarsi sui pedali per la volata finale e poi ci sono alcuni calciatori sotto esame che devono dimostrare ora di poter recitare un ruolo anche il prossimo anno in Champions. Chi, a sorpresa, ha già detto di non voler fare parte del gruppo azzurro in futuro, è Klaassen dell’Ajax che ieri ha giurato amore ai lancieri. L’amore, però, è eterno finché dura.