La Gazzetta dello Sport (A. Gozzini) – L’assemblea di Lega sui diritti tv si è conclusa con un rinvio. Aggiornamento alla prossima settimana (magari giovedì), e non è detto che sia quella l’occasione giusta per procedere con le votazioni. Può darsi servano altri appuntamenti: non è più una partita tra Dazn e Sky (il primo ormai a un passo dalla vittoria) ma una sfida doppia. Le questione tv si intreccia con il tema fondi, entrambi si legano al futuro del calcio italiano ed entrambi devono assicurare ricchezza e sviluppo al brand del campionato.
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Dazn ha insistito sulle capacità del digitale, sugli investimenti che ha fatto e che farà per migliorare sempre di più il servizio e proporsi come elemento nuovo. Sky ha sottolineato la propria solidità e rivendicato l’affidabilità del satellite. Questioni tecniche su cui le società approfondiranno (motivo del rinvio sulle firme): a livello economico non c’è invece di che discutere. La distanza è netta: 840 milioni per 7 partite in esclusiva e 3 in coabitazione che ne valgono almeno altri 70 da parte di Dazn; 750 milioni per tutte le gare su piattaforma satellitare la proposta Sky.
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La maggioranza dei club è con Dazn. Ma prima di passare ai voti (14 necessari per l’approvazione di qualsiasi delibera) un’altra parte consistente dell’assemblea vuole procedere nella trattativa con i fondi. Ieri c’è stato un dieci contro dieci: Juve, Milan e Inter spingevano per procedere con le votazioni. Altrettanti club (tra cui Torino, Bologna, Roma) hanno preferito aspettare, non perché l’offerta Dazn non fosse apprezzata, anzi, ma perché le questioni tv e fondi vengano in futuro affrontate come materia unica.