Bruno Conti è un nuovo acquisto della Roma. No, non è uno scherzo e né stiamo parlando di Bruno Conti junior, il figlio di Daniele che sembra avere il talento dal nonno nel sinistro, ma la notizia è che Marazico resterà ancora a Trigoria per (almeno) tre anni.
Negli ultimi tempi si era diffusa la voce che il dirigente, ex calciatore, ex allenatore, tuttora bandiera romanista stesse migrando a Firenze dove la colonia giallorossa sembra crescere giornalmente, ma non sarà così e uno dei pezzi più grandi e più belli della storia della Roma rimarrà nella Capitale con gli stessi compiti degli ultimi due anni: quello di supervisore e gestione del settore giovanile romanista, senza però doversi occupare degli Allievi Nazionali e della Primavere, che sono mansioni affidate al braccio destro di Walter Sabatini, Frederic Massara, che sta lentamente prendendo sempre più potere e importanza all’interno di Trigoria.
Inoltre altro ruolo che dovrebbe coprire Conti è di certo di buon auspicio per la prossima stagione: sarà lui l’ambasciatore della Roma in Europa e nel Mondo, la copertina di una società che grazie anche a lui è diventata grande e conosciuta a livello mondiale, ma che da due anni non calca palcoscenici internazionali. Quando lo farà nuovamente sarà lui a portare l’immagine della squadra in giro per l’Europa, anticipando probabilmente quello che dovrà fare Totti quando deciderà di smettere di giocare a pallone e si stuferà di battere tutti i record della storia della Roma.
L’intesa di massima tra Conti e la Roma già c’è ed è stata fondamentale la volontà del campione del Mondo e campione d’Italia di rimanere, nonostante gli estimatori, per quello che oggettivamente è uno dei maggiori talent scout a livello nazionale, di certo non mancavano. Per l’annuncio non c’è fretta, arriverà prima del 30 giugno, data in cui il contratto attuale scadrà, ma l’importanza da un punto di vista affettivo e di blasone di questa notizia supera quella di molti colpi mercato. Perché il futuro è importante, ma senza il passato non esiste.
Lorenzo Pompili