Corriere dello Sport (J.Aliprandi) – Se sarà dal primo minuto o a gara in corso questo è ancora un punto interrogativo, di certo Nicola Zalewski vuole a tutti i costi sfidare il Bayer Leverkusen giovedi prossimo per dimenticare i novanta minuti in panchina della gara d’andata e, più in generale, un momento di stagione non proprio esaltante. Inevitabile, anche a ventuno anni la stanchezza si fa sentire giocando tanto per gli infortuni dei terzini e la buona considerazione del tecnico nei suoi confronti. Di fatto Zalewski nel 2023 ha saltato solamente tre partite per intero: Real Sociedad (l’andata), poi il Milan e la sfida di giovedì scorso contro i tedeschi.
Mou gli ha preferito Celik, più basso e bloccato rispetto alle sue caratteristiche più offensive. Oltre che nella sua posizione naturale. A Bologna invece Zalewski ha potuto giocare a sinistra e non ha affatto demeritato. Non solo per qualche pericolosa spinta verso la porta di Skorupski, ma anche per la sua buona copertura a sostegno della difesa e a bloccare il temibile Orsolini, annullato del tutto da lui e Ibañez. Un segnale di miglioramento del ragazzo di Poli che adesso spera di avere una chance da titolare giovedì prossimo, sebbene la scelta del tecnico si baserà soprattutto sulle condizioni di Celik che non ha riportato lesioni all’adduttore ma che rischia di non essere al 100% alla BavArena.
Nicola è pronto e carico per potersi ritagliare lo spazio per mostrare a Mourinho di poter ancora crescere e migliorare, ma anche adattarsi ulteriormente alla fascia destra. Del resto è quello che ha già fatto in questi suoi primi anni da professionista spostandosi dalla trequarti, il ruolo in cui ha giocato nel settore giovanile, alla fascia sinistra. E il nuovo ruolo gli ha cambiato la vita. Anzi, Mou gli ha cambiato la vita lanciandolo nel febbraio 2022 e non togliendolo più fino alla finale di Conference League vinta contro il Feyenoord. Il tecnico ha puntato su di lui, Nicola ha risposto presente e così vuole fare anche in questo ultimo mese stagionale. E a ventuno anni sarebbe incredibile raggiungere un’altra finale europea.
La stessa che punta anche Tammy Abraham, ieri tornato a parlare durante shooting fotografico per SMW: «Vincere un trofeo europeo al primo anno alla Roma è stato emozionante, a essere onesti non credo che nessuno se lo aspettasse. Alzare anche lEuropa League sarebbe bellissimo». il centravanti inglese ha poi parlato del suo futuro, senza blindarsi però alla Roma: «Questo potrebbe essere l’anno più bello della mia vita fino adesso tra la nascita del mio primo figlio e la mia carriera. Sarebbe bellissimo vincere ancora qualcosa con la Roma e quando sarà nato il mio bambino chissà cosa riserverà il fu- turo», Ma ora Tammy è concentrato solo sul Leverkusen.