Riflettori sulla sfida del San Paolo

Il Tempo (G.Giubilo) – Poteva essere una sfida valida per lo scudetto, la visita della Juve al San Paolo. Servirà solo a garantire una buona dose di insulti del tifo locale verso il «traditore» Higuain. Pochi riflessi sulla classifica, vista la dimensione del vantaggio che la capolista si è assicurata e che nessuno dovrebbe mettere in discussione. Più colore che spessore tecnico, anche se una frenata dei bianconeri potrebbe tornare utile alla Roma, per rendere meno vistose le dimensioni del distacco dal primo posto. Ma il divario tecnico tra le due squadre rende comunque poco plausibile un recupero del gap esistente. Per la Roma una sorta di allenamento agonistico, con la mente rivolta all’impresa di martedì, quando sarà durissimo rimontare il doppio svantaggio in Coppa sulla Lazio. Una doppietta di Dzeko orienta la partita.

Scarse le motivazioni in entrambi i campi, visto che anche i toscani sembrano al sicuro da spiacevoli sorprese. Gara comunque gradevole, con diversi capovolgimenti di fronte e occasioni per entrambe le formazioni, tanto che anche Szczesny ha avuto la possibilità di mettere in mostra, ancora una volta, le proprie qualità. Modesti, tuttavia, i toni agonistici della partita: ci vorrebbe altro per modificare i propositi di Spalletti, al passo d’addio da tempo annunciato. Al campionato, la Roma ha poco da chiedere, anche se il secondo posto è importante per assicurarsi la presenza in Champions nella prossima stagione, qualunque sia la guida tecnica. Cinica e pratica, la Lazio che va vincere in rimonta a Reggio Emilia e rafforza il quarto posto.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti