Il Messaggero (G. Lengua) – Nicola Zalewski è pronto a intraprendere una battaglia legale che sarà l’ennesimo ostacolo da superare in un anno che potrebbe rivelarsi da dimenticare. Ha rigettato le accuse di Fabrizio Corona che lo ha bollato come uno scommettitore. Poi, ha assicurato a quattro occhi ai dirigenti della Roma non essere mai stato coinvolto.
Per uscirne dovrà far parlare il campo come non è accaduto in questo inizio di campionato. Le sue performance non hanno convinto Mourinho che quando ha potuto gli ha sempre preferito Spinazzola. L’ultima volta titolare in Serie A è stata il primo settembre con il Milan, poi solo 20 minuti con il Torino. Non è andata meglio in Europa dove gli è stato preferito El Shaarawy contro il Servette. Poco più di un anno fa era al Mondiale in Qatar convocato dalla Polonia, nell’ultima sosta per le nazionali è stato retrocesso in Under 21.

NUOVA VITA

Ricostruirsi significa trovare un nuovo centro, smaltire le tossine, sgomberare la testa e affilare le armi per tornare il giocatore che ha stregato lo Special One a febbraio 2022. Il salto di qualità lo ha fatto all’epoca passando dalla Primavera in prima squadra. Mourinho non lo ha più tolto dal campo in Serie A e in Europa ha vinto la Conference da titolare. Poi, qualcosa è cambiato perché lo scorso anno ha accettato di vestire i panni del jolly traslocando a destra quando ce n’era bisogno. Le sue prestazioni hanno cominciato a calare e nell’ultima sessione di mercato è stato anche vicino alla cessione.

Un esterno a cui Mou ha insegnato i compiti difensivi e che sarebbe preziosissimo in una rosa che ha solo due quinti a sinistra. Uno è Spinazzola che, non è un mistero, da
quando ha subito il gravissimo infortunio al tendine d’Achille, non è più tornato quello di prima. Alterna ottime partite a momenti di smarrimento. É inevitabile che ci saranno periodi in cui dovrà riposare ed è in quelle occasioni che Zalewski proverà a ribaltare gli scenari.