Reynolds, la promessa: “Roma, andrò a tutta”

Corriere dello Sport (R. Maida) – Ha scelto il numero 19, che è la sua età ed è la sua forza. Bryan Reynolds si è presentato per la prima volta in una sala stampa italiana dimostrando di essere già consapevole del percorso che ha deciso di intraprendere, Servirà tempo, servirà sacrificio, ma la strada è tracciata: si può sfondare nel calcio professionistico europeo anche se vieni dagli Stati Uniti.

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Vedi McKennie alla Juventus. “You know”, ripete Bryan, con il tipico intercalare dei ragazzi statunitensi. Lo sapete, lo sa: “Il calcio da noi sta crescendo molto. Ed è merito degli esempi che noi ragazzi stiamo assimilando attraverso gli esempi dei calciatori che vanno in Europa e si rivelano all’altezza dei grandi campionati. Per noi giovani rappresentano dei modelli da imitare. Per altro anche la MLS, la lega statunitense, è in forte miglioramento“.

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 È nato il 28 giugno 2001, 11 giorni dopo l’ultimo scudetto della Roma. Non c’entra con la decisione di raggiungerla, ovviamente, ma fa un po’ di effetto: “Ho parlato a lungo con la mia famiglia, c’erano delle offerte, abbiamo pensato che questa fosse quella più giusta. Nella Roma potrò subito allenarmi con la prima squadra, che è piena di campioni“. Magari anche Dzeko, che domenica sera all’Olimpico gli ha dato il benvenuto. Per questo ha cortesemente rifiutato il corteggiamento della Juventus, che lo avrebbe sistemato al Benevento per un anno e mezzo e poi chissà.

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Le 27 presenze nel Dallas Fc di per sé non bastano a spiegare un investimento importante: la Roma paga 100.000 euro per il prestito fino a giugno, poi altri 6,75 milioni per l’obbligo di riscatto più una variegata composizione di bonus che possono elevare di altri 5,65 milioni il prezzo e la percentuale del 15 per cento sulla futura rivendita.

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