Corriere della Sera (G.Piacentini) – «Sono un dipendente e ho un contratto, per cui rimango qui, soprattutto se non succedono cose che riguardano la proprietà». Poiché non sono previsti stravolgimenti societari, il prossimo anno Luciano Spalletti sarà ancora l’allenatore della Roma. Una precisazione, quella del tecnico toscano, necessaria dopo il polverone alzato dalla vicenda-Totti. Tra le (tante) voci circolate nelle ultime ore c’è stato anche chi ha avanzato l’ipotesi che Spalletti potesse cambiare aria il prossimo anno, soprattutto se non dovesse essere costruita una squadra in grado di competere per lo scudetto, come lui stesso aveva chiesto qualche settimana fa. Dopo l’innamoramento iniziale, però, ora non tutta la tifoseria è schierata incondizionatamente dalla sua parte. Al momento della lettura delle formazioni prima di Roma-Palermo, il giorno in cui Totti fu allontanato dal ritiro dopo l’intervista concessa alla Rai, quando lo speaker annunciò il nome dell’allenatore arrivarono un bel po’ di fischi. Stasera, nonostante uno stadio che sarà ancora una volta mezzo vuoto, lo scenario potrebbe ripetersi. «Per me non cambia niente – la replica di Spalletti – io non mi faccio intimorire da quello che si scrive. E nemmeno da quello che mi dicono le persone che incontro fuori o da chi vede mia moglie mentre fa la spesa e le dice “riprenditi tuo marito e riportalo a Ponte Vecchio”. La prima volta sono stato 6 anni ed evidentemente non sono bastati per farmi conoscere dalla gente, vorrà dire che ora ce ne vorranno altri 7 o 8. Cercherò di farmi conoscere meglio».