Il Tempo (T.Carmellini) – La Roma a Reggio Emilia si butta via. Seppur decimata dagli infortuni, non approfitta delle assenze del Sassuolo e torna a casa con un solo punto, che sa tanto di sconfitta. La squadra di Fonseca dopo il 2-2 si chiama fuori dalla corsa Champions, otto punti in sette partite taglierebbero le gambe a chiunque. Troppi punti di distacco e troppe squadre davanti. Il bilancio del pomeriggio pre-pasquale non lascia spazio a interpretazioni: questa Roma non può andare da nessuna parte.
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I giallorossi si portano in vantaggio dal dischetto grazie a Pellegrini, ma non riescono a chiudere la gara. Il Sassuolo ci crede, rientra in partita e pareggia. Sull’1-1 El Shaarawy sbaglia un gol fatto, ma Bruno Peres riporta avanti i suoi. A quel punto una squadra vera deve essere in grado di congelare partita e risultato, invece ancora una volta la Roma incassa a cinque minuti dalla fine il gol del pareggio. La squadra dimostra tutti i suoi limiti, fatica a trovare undici titolari accettabili, a mandare in campo giocatori nel proprio ruolo (ieri malissimo Cristante da centrale) e a recuperare una situazioni infortunati devastante.
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Giustificazioni insufficienti per un gruppo, ma soprattutto per il suo allenatore, che a fine gara è ottimista, quasi col sorriso racconta un’altra partita. Forse con la testa è già altrove. Ma qui dovrà rimanere almeno per altre sette settimane, in campionato nove partite da giocare, che rischiano di diventare un calvario per i giallorossi. Unica chance per salvare qualcosa resta l’Europa, contro l’Ajax giovedì bisognerà cambiare tutto.