“Il rinnovo? Siamo in una fase di stallo”. Così Daniele De Rossi torna su quel contratto, in scadenza nel prossimo giugno, che tiene col fiato sospeso i tifosi della Roma.
Un accordo che, a poco più di sei mesi dalla scadenza, gli consentirebbe già dal primo febbraio di accordarsi con altri club per la prossima stagione senza riconoscere un solo euro alla società giallorossa. Inevitabile che le pressioni maggiori, in questo senso, gravino sui dirigenti di Trigoria. Che, tra un vertice per lo stadio e l’inaugurazioni delle nuove piattaforme on line, non hanno mai smesso di preoccuparsi di trovare una soluzione al problema: “Ma arriveremo ad una soluzione che accontenterà tutti – il monito di Daniele – in una maniera o nell’altra”. Appunto.
“IL RINNOVO? C’E’ UNO STALLO” – Impossibile nascondersi, allora. E, nonostante i tentativi del centrocampista di diluire le attese (“La situazione è tranquilla”) il problema esiste: “Non mi piace parlarne in sala stampa: ci sono trattative, siamo in una fase di stallo e non voglio essere frainteso”, spiega De Rossi. Per poi aggiungere: “Un accordo andava trovato molto tempo prima”. Indiretta ma evidentissima l’accusa alla precedente gestione societaria. Adesso, la forbice resta ampia: almeno 1 milione, probabilmente anche 1,5 a separare una domanda che sfiora i 6 e l’offerta da circa 4-4.5, nonostante un’intesa di massima (confermata dall’a. d. Fenucci) su struttura del contratto ed emolumenti variabili. A Daniele, invece, non parlate di numeri: “Di questo ne discuto con il mio procuratore e con i dirigenti, con cui i rapporti sono eccezionali. A volte si parla a sproposito, vengono fatte cifre non esatte e questo un po’ mi dispiace”. C’è chi, però, nella strategia di perdere tempo, ha voluto leggere un tentativo di mettere la Roma con le spalle al muro. Non è un mistero che a Trigoria avrebbero gradito arrivare alla firma per l’inizio della stagione sportiva, prima della fine del mercato. “Ma io non ho mai messo pressione alla Roma – giura il regista – non ho mai detto ‘voglio firmare entro una data o firmo con un’altra squadra’. Stonerebbe molto, visto il rapporto con la società e con la gente”.
“ITALIA SERBIA FU UNO SHOCK” – Un rapporto tornato splendido dopo l’avvio di stagione di De Rossi, finalmente ai suoi livelli nel centrocampo giallorosso. Merito, anche, dell’impostazione tattica affidatagli da Luis Enrique: “C’è stata una piccola variazione del ruolo, siamo tornati alla posizione alla quale ero abituato, mi trovo molto bene ed è un periodo positivo”, confida. Posizione diversa, però, rispetto a quella più avanzata, da intermedio, che occupa in azzurro: “In passato ho sfruttato questa posizione per segnare, sta al mister decidere chi deve giocare avanti o indietro. Io non ho la smania di segnare, mi sento soddisfatto delle mie prestazione. Io mi trovo bene così, poi è chiaro che a volte mi diverto negli inserimenti, come contro la Slovenia”. Venerdì, invece, in Serbia, la rivincita attesa dai padroni di casa dopo la gara sospesa a Genova un anno fa. Quello fu uno shock per tutti. Ma quella che troveremo è una partita vera, contro una squadra di spessore, con giocatori che giocano in Europa e parecchi anche in Italia. Incontreremo anche difficoltà mentali, è un test importante”. In vista di un Europeo che gli azzurri di Prandelli, vorrebbero interpretare da protagonisti: “C’è stata un’inversione di tendenza dal punto di vista del gioco – ricorda Daniele – puntiamo molto sul palleggio e il possesso palla, sulla qualità del gioco”. Come la sua Roma: “Perché non è tra le candidate allo scudetto? Fino a due settimane fa era candidata a non retrocedere, c’è stato un cambio di mentalità e giocatori. Noi continuiamo con grande serenità, poi vedremo quali saranno i responsi del campionato”.
OSVALDO IN NAZIONALE CON DE ROSSI – Intanto, a raggiungerlo in azzurro troverà ad ore anche Osvaldo. “Sicuramente è da Nazionale – aveva anticipato De Rossi – sta facendo bene ed ha più fiducia in se stesso. Può essere l’inizio di una simbiosi importante per la Roma. Se il Mister lo convocherà sarà perché lo riterrà adatto”. Detto, fatto. “E’ la realizzazione di un sogno, ringrazio tutti i tifosi!”, ha scritto sulla propria pagina Facebook l’attaccante, passato in due settimane dalle critiche feroci dell’Olimpico alla maglia azzurra. Superata di slancio la concorrenza della Seleccion argentina (Osvaldo è di Buenos Aires) di Sabella, che aveva anche avviato i contatti con il suo agente Dario Decoud per sondarne la disponibilità. Troppo tardi.
Repubblica.it – Matteo Pinci
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