Il Messaggero (S.Carina) – Recupera Lorenzo Pellegrini, ma si ferma Renato Sanches. Il portoghese rischia di averne almeno per due settimane a causa dello stiramento alla coscia destra (il club parla di pre-lesione). Quattro se si considera anche la sosta di ottobre.
L’appuntamento, in teoria, è fissato all’8 del prossimo mese in trasferta contro il Cagliari (salterà Torino, Genoa, Frosinone e Servette), ma se non ce la farà allora starà fermo altri 15 giorni per via della pausa per le nazionali. Avere la squadra al completo per Mourinho è diventata una chimera, i continui infortuni muscolari che stanno caratterizzando l’inizio di stagione (otto in cinque partite) impongono al tecnico di rivedere le strategie.
Se al principio l’idea era di ruotare il più possibile gli interpreti a centrocampo, adesso potrebbero giocare sempre gli stessi (o quasi). Ad esempio, questa sera con il Torino (ore 20.45) i tre in mezzo al campo saranno Cristante, Paredes e Aouar. Pellegrini, fresco di recupero, spinge per giocare titolare dopo quasi un mese passato tra panchine ed infermeria. L’ultima volta che è partito dal 1° minuto è stata contro il Verona il 26 agosto. Mourinho, però, non vorrebbe rischiare una ricaduta che lo terrebbe fuori altro tempo, per questo le intenzioni sono di inserirlo a partita in corso, ma il quadro potrebbe evolvere. In mattinata la decisione finale. Anche Bove è in ballottaggio con Aouar perché l’unico nella rosa ad avere caratteristiche simili a Renato Sanches.
Intoccabili per il momento Cristante e Paredes: il primo ha ripreso familiarità con il ruolo di mezzala e l’ex Psg in cabina di regia ha mostrato miglioramenti. Sono da colmare, invece, le lacune in fase di copertura, specialmente sulla sinistra dove in difesa c’è Ndicka e sulla corsia Spinazzola (o Zalewski). Giocheranno entrambi anche con il Torino per mancanza di alternative e sono gli elementi più vulnerabili della squadra.
Due i motivi: l’ivoriano deve ancora comprendere i meccanismi difensivi della Roma, Nicola ha da sempre lacune in fase difensiva perché più portato all’attacco. Il resto della difesa sarà composto da Mancini e Llorente, senza Smalling rimasto a Trigoria per infortunio. Un reparto che ha gli uomini contanti, quasi nessuna alternativa e che fatica a trovare l’equilibrio dello scorso anno (sette gol subiti tra campionato e Coppa).
Sulla corsia di destra fiducia a Kristensen che è diventato il titolare di fascia dopo una serie di prestazioni convincenti. In attacco la coppia Lukaku-Dybala che insieme danno fantasia e concretezza all’attacco. Romelu con la sua capacità di proteggere palla, serve assist in continuazione al resto della squadra. Paulo è dotato di dribbling e imprevedibilità, qualità che mandano in tilt le difese. L’unico punto interrogativo è la condizione fisica, per questo Mourinho a Tiraspol lo ha lasciato in panchina preferendogli El Shaarawy. Ma l’esperimento non ha dato i risultati sperati.