Corriere dello Sport (R. Maida) – I vent’anni servono per sbagliare. E per capire. Marash Kumbulla è già due passi avanti. Perché in pochi mesi di Roma ha attraversato velocemente il frullatore delle certezze chiamato Serie A, rendendosi conto del peso degli errori. Da grande colpo di mercato si è ritrovato in panchina, vivendo anche la sgradevole esperienza del Covid e delle prime critiche dei tifosi.
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Alla Roma non è stato tutto semplice, nonostante l’inizio scintillante con due gol segnati contro Young Boys e Milan. E negli ultimi tempi, quando tra infortuni e squalifiche, ha trovato di nuovo spazio tra i titolari, ha perso un po’ di sicurezza. Per questo qualche giorno fa Kumbulla ha ricevuto una telefonata graditissima, quella del ct dell’Albania Edy Reja, che lo ha rassicurato: “Stai tranquillo e continua a giocare come sai fare, sei giovane e hai diritto a crescere. Cerca di rubare in allenamento più segreti possibile dai difensori più esperti. Farai tesoro di questa stagione“.
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Reja non è stupido dalle difficoltà incontrare dal ragazzo a Roma: “Ai giovani non si può chiedere tutto subito. Kumbulla è un ragazzo serio e sta imparando, anche da qualche sbaglio. Non dovete dimenticare che al Verona giocava in maniera diversa. Con Fonseca si sta adattando ad un altro modo di difendere. Ci vuole un po’ di pazienza“.