La Stampa (M.Nerozzi) – Avendo la settimana di Natale impegnata, come non a tutti capita, dalla Supercoppa di Doha, la Juve vuol mettersi avanti con i regali: proverà a incartare la Roma, stasera allo Stadium, come lì dentro succede da ormai cinque anni. «Se vogliamo rimanere in testa alla sosta – dice Massimiliano Allegri – dobbiamo fare risultato». Perché poi i giallorossi avranno un’altra partita per dare l’assalto alla vetta, mentre i bianconeri a Crotone non giocheranno. Detto che l’aritmetica si accontenterebbe di un pareggio, l’abitudine e l’anima dei campioni invocano altro: «Il pari non va bene, perché è una grande partita e sarebbe importante vincerla». In un caso o nell’altro, a dicembre, non sarà l’assassinio del campionato, anche se vedere scappare di nuovo a dai gol fatti (36 a 35 per i giallorossi), a quelli subiti (14 a 16 per i bianconeri). Difatti, Allegri s’aspetta una battaglia: «La Roma è l’antagonista numero uno, in questo momento, quindi bisogna fare una partita tosta e giusta». Ma prima, tra i due tecnici scorre miele, da carie ai denti: «Spalletti aveva fatto già grandi risultati a Roma, e ha vinto campionati in Russia, come allenatore non si discute». Anche la battuta sull’eccessiva teatralità del giallorosso, tra testate ai tavoli della conferenza e tuffi sull’erba, viene smorzata: «Ogni tanto Luciano è bravo anche a fare l’attore: ma è molto simpatico e abbiamo un buon rapporto». Risposta al caramello: «Dice che sono un bravo attore perché non mi ha mai sentito cantare, e il primo della classe una battuta se la può permettere. È un grande amico e un bravissimo allenatore».
DYBALA IN BILICO – Sul prato s’annuncia una partita tattica, così Allegri comincia già alla vigilia: «Per l’attacco non ho ancora deciso, sinceramente». Le primarie sono per chi affiancherà Higuain, tra Mandzukic e Dybala, con il primo favorito, pure perché il secondo può entrare e spaccare, come da dépliant del derby. Un miracolo, come questo: rientrano tra i convocati Barzagli (dopo un mese) e Pjaca (dopo due). Qualche dubbio anche dietro, anche se ieri è stata collaudata la difesa a quattro: e qui il ballottaggio è tra Benatia e Rugani. Ha invece la maglia assicurata Pjanic: «Lui gioca». Vuoi mai che ci sia una punizione. In un duello che si presenta equilibrato, anche se la Juve non ha mai pareggiato e la Roma l’ha fatto due volte, in modo sciagurato. Sotto Natale, entrambe s’aspettano altro.