Leggo (F. Balzani) – Un raptus, che poteva avere conseguenze drammatiche. Il mondo del calcio è sotto choc per l’irruzione di Emiliano Scamacca a Trigoria. Il papà del talentuoso attaccante del Genoa è arrivato a tutta velocità con la sua auto varcando il cancello che porta ai campi di allenamento. Quando è sceso, con tuta del Sassuolo indosso e un cane lupo al seguito, sembrava una furia e ha iniziato a minacciare con una spranga di ferro le guardie giurate. Poi ha chiesto a gran voce di Bruno Conti. A quel punto le cose si sono messe male: l’uomo con la bava alla bocca ha iniziato a colpire il cancello, le finestre del gabbiotto, i monitor e pure la Lupa Capitolina in bronzo, un simbolo del centro sportivo, urlando di volere soldi.
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Infine, ha raggiunto il parcheggio, dove ha distrutto il lunotto a 4 auto, tra cui quella dei dirigenti Pinto e De Sanctis. Uscendo ha colpito anche la sua stessa auto. La furia del 45enne, residente a Fidene, non si è placata e ha rischiato di coinvolgere anche i ragazzi delle giovanili ancora sotto choc. Scamacca senior, dopo 20 lunghissimi minuti di follia, è stato immobilizzato a fatica dagli agenti e condotto nel commissariato di Spinaceto dove è stato denunciato per danneggiamento aggravato e minacce oltre a essere sottoposto a visita specialistica in ospedale. Un gesto che potrebbe trovare motivazioni in alcune ruggini riemerse dal passato visto che il figlio è cresciuto nelle giovanili della Roma tra il 2012 e il 2015 prima, di trasferirsi al Psv, in Olanda. Emergono dettagli sul rapporto non idilliaco di Gianluca con suo padre; il ragazzo, infatti, vive da anni solo con la mamma e quindi non sapeva nulla circa le intenzioni del padre che non sente da anni.