Corriere dello Sport (R. Maida) – Non si tratta di vittimismo, è un bisogno di ristabilire la verità. Claudio Ranieri ha convocato appositamente la conferenza stampa, nel sabato in cui spera di riportare il leopardiano “azzurro sereno” dentro al villaggio. A Bilbao aveva parlato di espulsione “chiara e netta” a proposito di Hummels, mentre ieri a Trigoria ha preso la parola per primo senza neppure aspettare le domande per rettificare: “Avevo visto le immagini su un telefonino e ne avevo ricavato un’impressione diversa. Riguardando la dinamica dell’azione su uno schermo più grande mi sono reso conto che l’espulsione è stata un pochino forzata, perché non c’erano i quattro parametri per parlare di chiara occasione da gol”.

La grande distanza dalla porta, il pallone che va in diagonale dopo il contatti, la possibilità che aveva soprattutto Mancini di recuperare sul centravanti Sannadi sono elementi sufficienti per affermare che la sanzione dell’arbitro Turpin sia stata sfocata. Ranieri continua: “E’ stata una valutazione severa. Ci poteva stare ma magari in una partita come Bayern-Real Madrid un episodio simile sarebbe stato punito con il giallo. Se Hummels fosse stato ammonito, nessuno avrebbe potuto gridare allo scandalo. Detto ciò io uno come Turpin lo vorrei sempre, perché è un decisionista e mi piace. Peccato che questa volta la sua interpretazione non ci abbia aiutato ma questo è il calcio”.