Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – È cominciato il periodo da vivere tutto in apnea, quello con partite ogni tre giorni, sfide di campionato e di coppe e tanta, tantissima tensione per cercare di agguantare finalmente i risultati positivi. Ecco perché il big match contro il Tottenham non cade proprio nel momento migliore, dopo il Napoli e prima dell’Atalanta, ma soprattutto durante i primi giorni di lavoro effettivi di Claudio Ranieri con tutta la squadra al Fulvio Bernardini.
Le cose non vanno anche in Europa League dove la Roma ha collezionato cinque punti in quattro partite: una vittoria (Dinamo Kiev), una sconfitta (Elfsborg), due pareggi (Athletic Bilbao e Union St. Gilloise) e una zona eliminazione a soltanto un punto. E allora il Tottenham, reduce dalla vittoria per 4-0 contro il Manchester City, fa ancora più paura. Per questo motivo è ancora più difficile pensare a un turnover per cercare di far riposare qualche titolare in vista della sfida contro l’Atalanta. Ranieri ha bisogno di provare la formazione più importante, ma soprattutto di fare punti per sistemare la classifica europea e il morale dei suoi uomini.
Sicuramente la nota positiva per il tecnico di San Saba è il ritorno in gruppo di Paulo Dybala che ieri si è allenato con i giocatori che non sono scesi in campo titolari al Maradona. Ieri Saelemaekers ha lavorato con i compagni e il suo rientro è sempre più vicino. Per quanto riguarda le scelte invece per la sfida contro il Tottenham, la Roma riparte da Svilar, Mancini e N’Dicka in difesa. Difesa a quattro o a tre? Vista l’assenza prolungata di Hermoso e il solo Hummels a disposizione (più Cristante), Ranieri potrebbe optare ancora per lo stesso (o quasi) modulo usato contro il Napoli. Quindi il 4-4-1-1, o il 4-3-3 a seconda degli interpreti sulle fasce.